Domani, mercoledì 4 giugno, lo sciopero unitario dei lavoratori dei call center vedrà l’arrivo a Roma di oltre 50 pullman da tutta Italia, un treno dalla Sicilia e la conseguente presenza di migliaia di lavoratori al corteo. Il concentramento è previsto alle ore 9.30 in piazza della Repubblica. Il corteo proseguirà per via Nazionale fino a piazza Santi Apostoli, dove sono attesi gli interventi di esponenti politici e sindacali intorno alle 12.30.

“Tutti coloro che hanno a cuore il futuro dei giovani – ricorda Michele Azzola, segretario nazionale Slc Cgil – sostengano la protesta di lavoratori che grazie a questo impiego mantengono le proprie famiglie e che quindi chiedono di vedere migliorate le condizioni di lavoro, a partire dalle tutele sociali e dallo stesso stipendio”.

“Bisogna permettere alle aziende sane che operano nel settore di poter competere sulla qualità e l’innovazione, ingredienti ideali per vincere le gare di appalto che non possono più essere avvelenate dal massimo ribasso – prosegue il sindacalista – Non è più possibile che aziende italiane delocalizzino all’estero in maniera selvaggia ed è pertanto necessario che l’Italia recepisca in maniera esaustiva la direttiva 2001/23/CE a tutela dei lavoratori. Pertanto è un bel segnale che molte aziende appoggino la nostra lotta”.

“Ci dispiace per i disagi che subiranno i cittadini romani – conclude Azzola - non siamo in presenza di una protesta corporativa ma di una vertenza che mira a ottenere dignità per un settore che vede occupati 80mila addetti che con la voce risolvono i problemi quotidiani dei cittadini e a cui nessuno dà un volto”.