Fumata nera nell’incontro al ministero dello Sviluppo economico sulla vertenza Almaviva in merito ai 2.511 licenziamenti dichiarati dall’azienda nelle sedi di Roma e Napoli. Per la Slc Cgil di Napoli non c’è stato nessun passo avanti per scongiurare gli esuberi. L’incontro, in effetti è durato solo un paio d’ore. “La Slc Cgil di Napoli e Campania – si legge in una nota –, che ha ribadito in questi giorni che l'unico elemento di sblocco della trattativa può essere il superamento del diktat  sui licenziamenti, ritiene irresponsabile che in questa vertenza tutto resti fermo facendo cadere sui lavoratori solo proposte di ulteriore riduzione del salario e il superamento del riconoscimento dei loro diritti".

"Riteniamo – continua il comunicato –  che sia giunto il momento che questa vertenza passi dal tavolo del Mise a una azione chiara da parte della presidenza del Consiglio a tutela dei lavoratori delle sedi di Napoli e Roma", conclude la nota.

Insomma, a poco più di un mese dalla conclusione della procedure di mobilità lo spettro dei licenziamenti incombe. L’azienda ha proposto una riduzione dei salari che i sindacati, come era prevedibile, non hanno accolto.

Di qui la preoccupazione dei sindacati. "Sull’esito della trattativa di ieri sono fortemente preoccupato – dichiara il segretario generale Slc Cgil Napoli, Osvaldo Barba – ritengo che il Mise non abbia messo in campo una azione per il superamento dei licenziamenti a Napoli e Roma e pertanto penso vada invocata una presa di posizione diretta della Presidenza del Consiglio sulla vertenza drammatica per la nostra città".

Intanto sulla vertenza già ieri, nel corso dell'iniziativa 'Napule è' tenutasi a Monte Sant’Angelo, sia il commissario Walter Schiavella nella sua introduzione che la segretaria generale Susanna Camusso, nelle sue conclusioni, hanno ribadito la grande attenzione su una vertenza che vede la città di Napoli esposta a rischio di 845 licenziamenti e la chiusura dell'intero sito lavorativo napoletano. Alla luce dell'esito dell'incontro, per la Cgil napoletana le soluzioni prospettate sono inaccettabili. "Metteremo in campo tutte le iniziative necessarie - afferma Schiavella - per tutelare occupazione e diritti dei lavoratori".