Due anni di cassa integrazione straordinaria e due anni di Naspi per 1.300 lavoratori di Alitalia in esubero. È questa la proposta presentata al tavolo di trattativa dal ministero del Lavoro. A questo 'pacchetto' di ammortizzatori sociali si potrebbe poi aggiungere un incentivo da parte dell'azienda per favorire l'uscita volontaria.

Un'ipotesi, su cui però manca ancora la risposta dell'azienda. Lo ha riferito il segretario nazionale della Filt Cgil Nino Cortorillo in una pausa dei lavori. "La nota positiva oggi è la disponibilità tecnica data dal Ministero del lavoro alla cassa fino a 24 mesi. Ma la trattativa è aperta, questo è un primo step in avanti", ha detto Cortorillo, spiegando che ora i sindacati faranno una valutazione.

La cig riguarderebbe "tutta la platea dei lavoratori in esubero con contratto a tempo indeterminato", ovvero 1.388 persone. Su possibili incentivi da parte dell'azienda, al momento, c'è una disponibilità generica, ma senza valore né popolazione interessata.

Intanto, all'Aeroporto di Fiumicino si è tenuto un presidio di protesta con i lavoratori Alitalia all'Area Tecnica. Ha partecipato lo stesso Cortorillo, che ha ribadito che il piano presentato da Alitalia è “inaccettabile”, per “la richiesta di quasi 2000 licenziamenti” così come è “inaccettabile la richiesta di riduzione del 30% degli stipendi".

"Chiediamo - ha aggiunto - a partire dalla ripresa della trattativa, che se si vuole un accordo, bisogna cambiare queste proposte. Altrimenti, il rischio è che non ci sarà alcun accordo".

La trattativa riprenderà domani, sabato 8 aprile, e andrà avanti a oltranza fino al 13. È quella infatti la data indicata dal ministro Calenda. Dal giorno dopo scatterà la manovra finanziaria per dare ossigeno alle casse della compagnia. Ma la liquidità di Alitalia comincia ad avere i giorni contati e, di conseguenza, lo spettro del commissariamento si avvicina a grandi falcate.