“Se il suo obiettivo prioritario è il ripristino della garanzia del diritto universale alla salute per tutti, attraverso il finanziamento del Fondo sanitario nazionale, superiore al 6,5% in rapporto al Pil, la creazione di un piano di prevenzione per garantire la salute dei cittadini, l’abbattimento delle liste d’attesa, lo sviluppo dei Lea, un piano di assunzioni del personale medico e infermieristico e una governance farmaceutica, non possiamo che essere d’accordo con la neoministra della Sanità, Giulia Grillo: è tutto quello che rivendichiamo da anni e che abbiamo inserito nel nostro documento congressuale”. Così Rossana Dettori, segretaria confederale Cgil, oggi ai microfoni di RadioArticolo1.

La continuità assistenziale è l’unico vero obiettivo che la ministra si deve porre. "Per noi, è fondamentale creare una rete capillare di servizi, in modo che il paziente non debba andare per forza al pronto soccorso, sottoponendosi a interminabili attese. Questo garantirebbe gli anziani che potrebbero essere curati senza spostarsi dalla propria casa o dal proprio territorio, e garantirebbe ai bambini una presa in carico vera, ad esempio sui disturbi alimentari dell’infanzia, che riguardano la bulimia e l’anoressia. Tutto ciò permetterebbe di migliorare il servizio e sgraverebbe dal sovraffollamento e da un carico di lavoro insopportabile ospedali e pronti soccorso, permettendo nel contempo di evitare malattie e costi aggiuntivi al servizio sanitario nazionale”, ha affermato la dirigente sindacale.

Altro grande problema, le differenze di servizi offerti fra regioni del Nord e quelle del Sud, per quanto riguarda la sanità. "Proprio stamattina, in Calabria, c’è stata una grande iniziativa della Cgil regionale per rivendicare il diritto alla salute, in un territorio che registra un’aspettativa di vita per i cittadini inferiore alla media italiana, causata proprio dalla disuguaglianza del Ssn. È un tema da affrontare seriamente, partendo dal meccanismo di finanziamento e decidendo che non ci sono più regioni commissariate, dramma che hanno pagato gli utenti, sottoposti a una ‘dieta sanitaria’ pesantissima, che ha visto diminuire le prestazioni e aumentare i costi che ricadono sulle famiglie. La questione riguarda gran parte del Mezzogiorno - Campania, Calabria e anche Puglia -, e se Grillo vorrà affrontare tale emergenza, troverà al suo fianco Cgil, Cisl, Uil, che stanno preparando un’iniziativa unitaria nazionale nella prima decade di settembre proprio in una regione disastrata del Sud, dove gli abitanti devono fare anche 100 km per sottoporsi a un’ecografia”, ha continuato la sindacalista.

Un tema basilare è la carenza di personale medico e sanitario, che comprende medici specialistici, infermieri, tecnici di radiologia e laboratorio. "C’è assoluta urgenza di un piano di assunzioni da parte del Ssn, visto che oltretutto stanno per andare in pensione molti medici di famiglia e pediatri. È un argomento così fondamentale che noi l’abbiamo messo nel nostro documento congressuale. Inoltre, noi pensiamo che andrebbe superato il numero chiuso per certe specializzazioni di medicina nelle università, che si muovono come dei veri baronati, decidendo secondo i propri interessi e non andando incontro ai bisogni dei cittadini e alle esigenze del Ssn su chi e cosa formare”, ha aggiunto l’esponente Cgil.

Infine, ulteriore cosa indispensabile, la ripartenza di tutti i servizi di cura delle donne. "Si parla tanto di sanità di genere, peccato che poi non ci siano i servizi in grado di offrirla. Poi mi ha colpito molto che la ministra non abbia fiatato sulla ‘194’, dopo le pesanti dichiarazioni fatte dal suo collega addetto alla famiglia e all’handicap, Lorenzo Fontana. C’è una legge dello Stato, di cui festeggiamo per l’appunto i quarant’anni, che va pienamente applicata, e non si possono accusare le donne di femminicidio o maschilicidio solo perché fanno interruzione di gravidanza seria e anzi, per colpa loro, non c’è la natalità in questo Paese: sono frasi oscene dal punto di vista culturale e rappresentano un passo indietro secolare”, ha concluso Dettori.

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