“Bisogna incalzare la Commissione europea, affinché recepisca che un intervento normativo sull’autotrasporto deve andare nella direzione di porre fine alla concorrenza sleale e alla crisi del settore”. È la posizione della Filt Cgil in merito alle intenzioni dell'Ue di rivisitare le norme del settore, spiegando che “non è possibile praticare, da un lato, una politica economica del rigore e del controllo, se riferita all’amministrazione della 'cosa' pubblica, e dall’altro, nell’economia privata del mercato lasciar spazio al sommerso, riducendo i controlli e alleggerendo le norme”.

Secondo quanto riferisce la federazione dei trasporti della Cgil, “alcuni stati nazionali come Francia, Belgio e Germania, a differenza di quello che intende mettere in atto la Commissione europea, stanno avviando la lotta al dumping sociale nell’autotrasporto, non attraverso l’alleggerimento complessivo della normativa esistente, ma mediante una più rigorosa applicazione di quelle stesse norme con una seria politica dei controlli e un sistema sanzionatorio deterrente, rispetto ai fenomeni distorsivi del mercato, quali il diffuso illecito, contributivo e fiscale, e l’eccessivo sfruttamento del lavoro, in deroga persino alle minime norme di sicurezza. Come Filt, in occasione della fase di consultazione della parti sociali, esprimeremo il nostro dissenso sulla rivisitazione della normativa, così come impostata dall'Ue”.