Non autosufficienza: si è tenuto l'incontro fra il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini, e i vertici delle organizzazioni sindacali, rappresentati da Rossana Dettori, segretario confederale Cgil, Andrea Cuccello, segretario confederale Cisl, Domenico Proietti, segretario confederale Uil, e le rispettive federazioni dei pensionati: Antonella Pezzullo, segretaria nazionale Spi Cgil, Piero Ragazzini, segretario generale Fnp Cisl, Carmelo Barbagallo, segretario generale Uilp Uil, Francesca Salvatore, segretaria nazionale Uilp Uil.

"Quello di ieri è stato - scrivono i partecipanti in una nota - un confronto proficuo sui temi della non autosufficienza, con l'obiettivo di individuare un percorso che porti alla proposta di una legge quadro nazionale che definisca servizi e sostegni adeguati ed uniformi su tutto il territorio nazionale da presentare al Governo e al Parlamento".

Si è concordato di attivare nelle prossime settimane un tavolo di confronto tra le organizzazioni sindacali e le commissioni competenti della Conferenza delle Regioni che lavori ad alcune proposte prioritarie che Regioni e sindacati possano rappresentare unitariamente all’Esecutivo. Tre le priorità individuate nel confronto: un incremento considerevole delle risorse destinate alle politiche per la non autosufficienza, a partire dal fondo nazionale e la necessità di investire sulle risorse umane e sulla loro formazione; l'individuazione urgente dei livelli essenziali delle prestazioni (Lep) - così come posto in diverse sedi istituzionali dalla Conferenza delle Regioni e dalle organizzazioni sindacali – per assicurare servizi omogenei su tutto il territorio nazionale per ridurre i divari e le disuguaglianze sociali tra le diverse aree del Paese e per l'integrazione con i Lea sanitari; l'esigenza che tra le azioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che il Governo si appresta a presentare alla Commissione europea abbiano una specifica collocazione.

Altri punti all'ordine del giorno: il rafforzamento della territorialità e della domiciliarità; l'ampliamento dei servizi per la non autosufficienza e il sostegno alla vita indipendente;  il potenziamento delle infrastrutture sociali, puntando anche sulla digitalizzazione; l'incremento del sostegno all'abitare e alla vita indipendente come opportunità di contrasto preventivo all’isolamento domestico e al ricovero improprio in strutture residenziali.

Infine, scrivono i sindacati, "si è concordato sulla necessità di costituire un livello di confronto che coinvolga i ministeri competenti e le associazioni nazionali delle autonomie locali".