“Acciai Speciali Terni ha confermato gli investimenti nel sito, sia nella misura sia nelle tempistiche”. A dirlo sono Roberto D'Andrea (coordinatore siderurgia Fiom Cgil nazionale) e Alessandro Rampiconi (segretario generale Fiom Cgil Terni), commentando la riunione di giovedì 22 giugno ieri con le organizzazioni sindacali territoriali e nazionali.

“Investimenti che poggiano – spiega la nota sindacale – sulla sostenibilità ambientale e puntano alla decarbonizzazione del ciclo produttivo, con l’obiettivo di ridurre i costi di trasformazione e una rimodulazione e ampliamento dei mix produttivi e dei mercati, a partire dall’acciaio per il motore elettrico”.

D’Andrea e Rampiconi parlando di “un piano industriale di espansione produttiva, con il consolidamento dei livelli occupazionali cominciato con la stabilizzazione dei lavoratori somministrati in staff leasing. L’azienda a oggi esclude l’utilizzo strutturale di ammortizzatori sociali straordinari per la messa in opera delle nuove linee”.

Rimangono come criticità “i costi dell’energia e le infrastrutture che se non risolte rischiano di danneggiare la competitività dell’azienda che opera in un mercato di nicchia e con competitors a livello europeo e mondiale. Su questo versante è fondamentale il ruolo del governo a partire dal ministero delle Imprese e delle istituzioni locali che devono assumere all’interno dell’accordo di programma impegni precisi e certi per risolvere le problematiche sollevate”.

La Fiom Cgil chiede al governo “anche di fare la propria parte affinché finalmente prenda forma il piano nazionale della siderurgia che dentro il quadro complessivo colga le peculiarità degli acciai speciali”.

D’Andrea e Rampiconi così concludono: “Ci attendiamo una convocazione nei primi giorni di luglio per proseguire il confronto anche alla presenza delle istituzioni e giungere il prima possibile, a livello aziendale, ai dettagli del piano industriale che ha già registrato troppi ritardi”.