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Nonostante tutto, Air Italy tira dritto. Dopo che ieri pomeriggio la videoconferenza per la procedura di licenziamento collettivo era stata disertata dai sindacati, il responsabile delle relazioni industriali della compagnia, Antonio Cuccuini, ha convocato per il 17 marzo la seconda riunione.
La messa in liquidazione della società era stata decisa il mese scorso dai soci. Oggi, 13 marzo, è arrivata la lettera di convocazione alle segreterie nazionali e territoriali e rappresentanze sindacali aziendali di Olbia e Malpensa del personale di volo e di terra di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto Aereo, Usb, Anpac e Anpav, Ap e Cobas, per proporre un nuovo incontro a distanza, come da misure di prevenzione per l'emergenza Coronavirus. La convocazione, che fissa la riunione per martedì prossimo alle 14, è stata anche inoltrata per conoscenza ai ministeri del Lavoro, delle Infrastrutture e Trasporti e dello Sviluppo economico.
Ieri i sindacati avevano disertato perché considerano “inopportuno proseguire in videoconferenza una vertenza così delicata nel corso di un'emergenza sanitaria che investe anche il trasporto aereo”, come dice il segretario regionale di Filt, Arnaldo Boeddu. “Si chiudono aeroporti, le compagnie sospendono i collegamenti con l'Italia e i vettori si avviano alla cassa integrazione, e intanto si attende un decreto ad hoc per i dipendenti di Air Italy e il rifinanziamento del Fondo di solidarietà per il trasporto aereo”, ricorda Boeddu, secondo il quale “è irresponsabile convocare un'altra videoconferenza”. Per questo il segretario di Filt Cgil Sardegna ribadisce la richiesta per “la sospensione della procedura per tutto il perdurare di questa gravissima emergenza mondiale”.
“Videoconferenza o no, richiediamo di sospendere la liquidazione in bonis di Air Italy”, dice Arnaldo Boeddu, segretario regionale di Filt Cgil, che avrebbe preferito tentare di avere una risposta sulla sospensione, che considera “tanto più fondata e urgente vista l'emergenza sanitaria”. Il sindacalista poi chiede che “il presidente Solinas dia seguito alla richiesta già sollecitata e convochi i sindacati confederali, anche in videoconferenza”, e avverte che, “senza esercitare la propria mansione, alcune figure professionali rischiano di perdere certificazioni e brevetti”.
Peraltro, “se i liquidatori di Air Italy sospendessero la procedura, l'aggiudicazione ad Alitalia della continuità territoriale a Olbia aiuterebbe un eventuale accordo in code sharing tra i due vettori”, insiste. Tuttavia, conclude, “spetta a governo e Regione far sedere le compagnie allo stesso tavolo”.