"Ancora una volta apprendiamo con forte preoccupazione la notizia di un ulteriore e nuovo episodio di violenza contro professionisti della sanità che avevano la sola “colpa” di fare il proprio lavoro. Il sindacato Fp Cgil e i rappresentanti dei lavoratori esprimono piena solidarietà agli operatori e a tutto il personale del Pronto soccorso dell’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola oggetto di insulti e minacce la scorsa notte da parte di cittadini che hanno anche danneggiato la vetrata del triage. Ma come già detto altre volte la solidarietà non è più sufficiente". Così il sindacato modenese che rappresenta i lavoratori della sanità in un comunicato di denuncia.

“Quanto accaduto al Pronto soccorso di Mirandola è da condannare senza nessuna esitazione – dichiara Alessandro De Nicola, responsabile sanità della Fp Cgil Modena –. A preoccuparci però non è solo la violenza dell’atto in sé, ma anche la frequenza con cui si stanno ripetendo questi fenomeni.

Bisogna agire su tre fronti: azienda, operatori e cittadini. L’azienda – prosegue De Nicola - deve accelerare le riflessioni sulla riorganizzazione del dipartimento di Emergenza Urgenza: è evidente a tutti che ai pronto soccorso si acceda indipendentemente dal livello di gravità e questa tendenza si è ulteriormente accentuata negli ultimi anni. Questi accessi generano un carico di lavoro che non può essere sostenuto con gli organici attuali: organici che nel corso del 2022 hanno visto una diminuzione rispetto all’anno precedente, diminuzione che, sottolineiamo, è frutto non solo della carenza strutturale di medici e di figure sanitarie, ma anche di volontà di ridurre i costi della sanità".

Per gli operatori della sanità e in particolare del dipartimento di Emergenza Urgenza "bisogna incrementare le occasioni di formazione sui rischi specifici e sulla gestione dei momenti di tensione, da questo punto di vista è necessario estendere il percorso formativo avviato al Pronto soccorso di Carpi a tutto il dipartimento di Emergenza Urgenza, compreso il Pronto soccorso di Mirandola.

Infine nei confronti dei cittadini occorre aumentare l’informazione su come funzionano gli accessi ai servizi della sanità. Le denunce di quanto successo ai pronto soccorso di Carpi e Mirandola nonché i racconti dei professionisti che in forma anonima hanno portato alla luce anni di offese e intimidazioni evidenziano un progressivo degrado delle relazioni tra cittadini, istituzioni e operatori delle istituzioni. Non possiamo sottovalutare questo processo come se fosse inevitabile o addirittura per certi versi giustificabile, dalle offese alle aggressioni agli operatori ai danneggiamenti, come se lo spazio pubblico, come quello dei pronto soccorso, fosse una zona franca dove tutto può succedere. Saremo al fianco dei lavoratori per evitarlo”, conclude il sindacalista della Fp Cgil.