“Siamo di fronte all’ennesimo incidente mortale. Non è più tollerabile assistere a questo susseguirsi di omicidi colposi a causa dell’assenza di misure di sicurezza e della loro applicazione”. Lo afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa, a seguito dell’incidente in cui ha perso la vita l’operaio rimasto gravemente ustionato all’Egea Mediterranea di Lavello.

“Sono mesi – aggiunge Summa - che stiamo chiedendo alla Regione di convocare il comitato di sicurezza. Sono mesi che chiediamo di riattivare l’osservatorio regionale sugli infortuni e le malattie professionali, dando così immediata attuazione alle disposizioni della legge regionale 27 del 18 dicembre 2007. Una legge allora condivisa e fortemente voluta per conferire effettività al principio della tutela e della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro, attraverso una serie di azioni positive che si muovono sostanzialmente su due filoni: osservazione permanente del fenomeno degli infortuni sul lavoro e formazione diffusa delle conoscenze dei rischi e delle misure atte a prevenire le conseguenze dannose, capace di coinvolgere".

"Gli strumenti legislativi ci sono da anni e necessitano solo di essere attuati. Non c’è altro tempo da perdere. Lo abbiamo già detto e lo ribadiamo: servono investimenti sulla prevenzione e sulla sicurezza, servono assunzioni tra gli ispettori a partire dai tecnici della prevenzione delle Asl, ridotti a poche unità anche in considerazione della vastità di attività industriale che sono presenti sul nostro territorio", prosegue il dirigente sindacale.

Il Governo nazionale e le Regioni si facciano carico di questa emergenza sociale che richiede interventi immediati: le continue morti sul lavoro – conclude il leader sindacale - sono la dimostrazione tangibile di come a pagare la crisi siano ancora esclusivamente i lavoratori e le lavoratrici, la cui salute e i cui diritti vengono svenduti a vantaggio delle sole logiche del profitto”. La Cgil tutta si stringe al dolore della famiglia del giovane, originario del napoletano.