A denunciare un'altra morte sul lavoro dovuta al picco di calore di questi giorni in molte città è stata ieri (giovedì 21 luglio) la Fiom Cgil di Torino. La vittima era un operaio della Dana Graziano. Dalle prime ricostruzioni, l'uomo sarebbe svenuto per un malore, battendo la testa con violenza. I lavoratori hanno abbandonato la fabbrica per il forte shock e per rispetto dello stesso collega. Per oggi sono state dichiarate otto ore di sciopero con presidio ai cancelli della fabbrica.

"Spetterà agli organi preposti fare chiarezza su questo tragico infortunio sul lavoro - ha detto Edi Lazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Torino -. Dalle prime notizie che siamo riusciti ad avere il lavoratore potrebbe essersi sentito improvvisamente male, ma non sappiamo ancora i motivi che hanno provocato il mancamento. Certo che il caldo di questi giorni non aiuta. Sono tanti i nostri delegati che stanno segnalando malori in fabbrica dovuti appunto al caldo intenso di queste settimane. È necessario intervenire nei luoghi di lavoro per garantire pause aggiuntive, diminuire i ritmi produttivi e assicurare la corretta idratazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Noi lo stiamo facendo, purtroppo non sempre le aziende sono disposte ad ascoltare e prendere i giusti provvedimenti".