Fare in modo che il lavoro che sarà creato dalla realizzazione dei progetti finanziati dal Pnrr sia stabile, sicuro e sulle basi della legalità. Questo l'obiettivo del protocollo, redatto sulla falsariga di quello già stipulato per i cantieri sul ponte di Genova, firmato da Comune e Cgil, Cisl e Uil per la costituzione di un tavolo permanente per il monitoraggio dei progetti finanziati dal Pnrr. Il Piano prevede investimenti per 1,3 miliardi di euro in infrastrutture e mobilità sostenibili (soprattutto attività portuali e trasporto rapido di massa), valorizzazione delle risorse idriche, rigenerazione urbana, rafforzamento della medicina territoriale e aumento dell’offerta educativa per la prima infanzia.

"Vogliamo invertire la rotta e crediamo ci siano i presupposti per farlo". A dirlo è il segretario generale Cgil Genova Igor Magni: "Rispetto all'entità importantissima dei fondi destinati al Pnrr inciderà purtroppo quello che sta succedendo in Ucraina e la conseguente crisi energetica. Su questo faremo particolare attenzione: se vogliamo che i progetti vadano a buon fine dovranno essere riparametrati su quelli che sono gli attuali costi e necessità".

"Il Pnrr prevede molti bandi di competenza esclusiva degli enti locali", spiega Marco Granara, responsabile Ast Cisl Genova, rilevando la necessità di "vigilare con il Comune e la Città metropolitana sui bandi che ci saranno, capire quali siano gli indirizzi, tutto nell'ottica di privilegiare i posti di lavoro che dovranno scaturire dagli investimenti". Per Mario Ghini, segretario generale Uil Liguria, occorre "creare buona occupazione, stabile, a tempo indeterminato e non precaria come quella che stiamo vedendo".