Da ieri, 1 marzo, i lavoratori della Far hanno un nuovo contratto integrativo. La storica azienda di Quarto inferiore (Granarolo), che occupa oltre 130 addetti, è leader nazionale nei sistemi di fissaggio e nella produzione di rivetti e rivettatrici professionali. "Nonostante la fase di estrema incertezza, legata al costo dell’energia e delle materie prime, il contratto appena siglato e approvato dai lavoratori in assemblea, segna un netto avanzamento delle condizioni salariali e normative", evidenzia in un comunicato la Fiom Cgil di Bologna.

Quattro i punti qualificanti dell’accordo: Salario: con un aumento medio del 40% del 'premio preferiale', che arriva a una cifra di 1.400 euro (parametrata al V livello) e rappresenta una quota di salario fisso e strutturale per tutti i lavoratori; il salario aggiuntivo, erogato in azienda, rispetto ai minimi tabellari si consolida, quindi, a una cifra di 4.700 euro; a tali cifre, deve aggiungersi l’aumento strutturale del welfare contrattuale di 50 euro annui.

Ambiente di lavoro, salute e sicurezza: l’azienda si impegna al miglioramento della qualità dell’ambiente di lavoro, attraverso un percorso che porterà alla completa climatizzazione, sia invernale che estiva, non solo degli uffici, ma di tutti i reparti produttivi; viene rafforzato il capitolo sulla salute e sicurezza, attraverso la strutturazione permanente dell’esperienza del 'comitato covid', con il coinvolgimento di tutti gli attori (direzione, preposti, rls, rsu, rspp e, ove necessario, medico competente), nonché attraverso specifici percorsi formativi per i neoassunti a cura dei rappresentanti dei lavoratori (rsu e rls) durante i momenti di 'welcome sindacale'.

Occupazione e appalti: l’accordo prevede la centralità del contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, individuando limiti più stringenti rispetto alla legge per l’utilizzo dei contratti precari (20% massimo e limite dei dodici mesi di utilizzo) e stabilendo il livello d’ingresso per tutti alla terza categoria del ccnl; in materia di appalti, si stabilisce il divieto di esternalizzazione delle attività attualmente svolte in maniera diretta, con la previsione, in caso di appalti, di responsabilità diretta dell’azienda e clausola sociale.

Smart working: l’accordo stabilisce le regole e le tutele per i lavoratori in smart working, al di fuori della fase emergenziale, sancendo la parità di trattamento (normativa e salariale con il riconoscimento del buono pasto), diritto alla disconnessione, pieno godimento dei diritti sindacali, divieto di controllo a distanza (con deroga espressa al Jobs act in materia).

L’accordo fortifica, altresì, i diritti e le agibilità sindacali in capo alle Rsu; prevede la certificazione delle competenze dei lavoratori e la definizione di una 'Carta delle competenze e della professionalità'; istituisce la 'Banca delle ore', quale strumento di flessibilità positiva per i lavoratori e la 'Banca delle ore solidale', attraverso la quale i lavoratori possono donare ore di ferie ai colleghi in difficoltà; allarga l’utilizzo dei permessi per visite mediche.

Inoltre, le parti hanno inoltre definito una norma antidiscriminazione, volta a promuovere una cultura fondata sul rispetto e s'impegnano a mettere in campo azioni positive per eliminare e prevenire ogni tipo di discriminazione sul posto di lavoro basata su razza, religione, orientamento di genere.

"Il contratto sottoscritto in Far dimostra come sia possibile arrivare ad una contrattazione di qualità anche nella media impresa metalmeccanica, allargando e attualizzando il campo dei diritti e puntando a un lavoro di qualità", sottolinea ancora la Fiom provinciale in una nota.