Prosegue la vertenza che negli ultimi mesi ha visto impegnate le lavoratrici e i lavoratori di Pam Panorama con varie forme di mobilitazione in tutti i punti vendita del territorio nazionale, per denunciare la situazione di forte difficoltà che da tempo investe questa grande catena distributiva, impattando negativamente su occupazione e  condizioni di lavoro. Dopo lo sciopero del 24 novembre scorso, con presidio a Roma presso il ministero dello Sviluppo economico, la vertenza nazionale promossa da Filcams Cgil e Fisascat Cisl vede nuove articolazioni territoriali.

Per quanto riguarda il punto vendita Pam Panorama di Sassuolo, sono previsti sei giorni di volantinaggio – il 17-18 dicembre, il 23-24 dicembre e il 30-31 dicembre – sia nell’area antistante il supermercato (via Archimede, 9) che nella piazza del mercato di Sassuolo (piazza Martiri Partigiani). Saranno i delegati e le delegate a fare volantinaggio le mattine, dalle 10 alle 12 e i pomeriggi dalle 15 alle 18, per sensibilizzare i cittadini sulle condizioni di lavoro e le motivazioni della vertenza.

“I rapporti con questa azienda si sono incrinati dal 2009, anno in cui è stata data la disdetta al contratto integrativo aziendale e a causa delle scelte unilaterali dell’azienda anche in merito all’attivazione della cig applicata in maniera discriminatoria - affermano Cinzia Pinton, Filcams Modena e Pascale Milone, Fisascat Emilia Centrale. Pam Panorama è stata l’unica insegna attiva nell’ambito della distribuzione commerciale di generi prevalentemente alimentari a fare un massivo utilizzo della cassa integrazione guadagni in deroga per riduzione o sospensione dell’attività lavorativa, connesse all’emergenza Covid-19, spesso senza alcuna intesa con i sindacati".

“Da un paio di mesi, guarda caso da quando si è aperta la vertenza nei confronti dell’azienda Pam Panorama, che sta vedendo un'alta partecipazione a tutte le diverse iniziative messe in campo dalle organizzazioni sindacali, le lavoratrici di molti punti vendita a livello nazionale stanno ricevendo ordini di servizio e contestazioni”, proseguono le due dirigenti sindacali.

Inoltre, pesa la decisione unilaterale, relativamente a diversi punti vendita sul territorio nazionale, di internalizzare le attività di pulimento dei negozi e di assegnarle al proprio personale dipendente, che non rientrano nelle mansioni riferite al contratto nazionale di riferimento. Anche nel punto vendita di Sassuolo, questo ha comportato inevitabili conseguenze occupazionali per i lavoratori in appalto, oltre a un aumento dei carichi di lavoro e di mansioni assegnate al personale.

“Protestiamo contro licenziamenti, disdetta del contratto integrativo, condizioni di lavoro non sostenibili per carichi e ritmi di lavoro eccessivi nei punti vendita e centinaia di posti di lavoro a rischio per i lavoratori in appalto”, continuano le due sindacaliste.

A ciò, si è aggiunta l’azione unilaterale dell’azienda di modificare il Documento di valutazione dei rischi (Dvr) senza coinvolgere preventivamente (come previsto dal Dlgs. 81/2008) i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls). Una condotta dell’azienda considerata dai sindacati non solo illegittima, ma che rappresenta anche un rischio per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Filcams e Fisascat hanno prontamente segnalato tale comportamento all’Asl provinciale e all’Ispettorato del lavoro, sollecitando un intervento da parte loro.

Le due sigle di categoria chiedono al management una svolta: “Vogliamo chiarezza sui piani futuri di Pam Panorama, un sistema serio di relazioni sindacali aziendali, maggiore attenzione alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti e alle loro professionalità, tutele occupazionali e ripristino di un numero di ore di lavoro tali da consentire un salario dignitoso per i lavoratori in appalto”, concludono le due esponenti dei lavoratori.