In Liguria sono tremila i lavoratori interessati dallo sciopero nazionale dei servizi ambientali indetto dai sindacati per l’8 novembre. Qui sono previsti presidi unitari in tutti i territori e a Genova davanti al Comune in via Garibaldi. “Le associazioni datoriali sono responsabili della rottura delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di settore – sostengono in una nota Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel -: dopo aver perso tempo lasciando che ben 27 mesi trascorressero dalla scadenza del contratto, hanno poi posto condizioni inaccettabili, di fatto mettendoci nelle condizioni di non poter proseguire”.

 

 

 

Per i sindacati le richieste datoriali non sono ricevibili: “Chiedono flessibilità̀ estrema sull’organizzazione del lavoro attraverso il sistema degli orari – spiega Gianluca Marchiani, segretario Fp Cgil Genova -, una precarizzazione ulteriore dei rapporti di lavoro soprattutto per i part-time, una parte economica legata esclusivamente agli indici inflattivi e alle dinamiche del corrispettivo economico del committente all’azienda”. C’è inoltre la questione del ridimensionamento del sistema delle relazioni industriali per privare i lavoratori della rappresentanza e della partecipazione all’interno dell’azienda, il tentativo di eliminare totalmente il limite massimo dei part-time presenti in azienda e il mancato riconoscimento delle professionalità̀ dei lavoratori addetti agli impianti.