"Pensavo che quanto vissuto nella pandemia avesse convinto tutti della necessità di avere una moderna rete di comunicazioni, utile per il presente e fondamentale per il futuro. Noto invece che ci sono ideologie che sembrano sopravvivere anche alla prova della realtà". Così Fabrizio Solari, segretario generale Slc Cgil. riferendosi "ai molti sacerdoti del mercato libero, intervenuti al convegno organizzato per oggi dal partito Fratelli d'Italia su Le nuove reti per l'industria italiana e per i consumatori, che dopo aver messo a rischio la sopravvivenza stessa di una grande azienda nazionale del settore e aver relegato il nostro Paese agli ultimi posti in Europa per qualità della connessione, sono ancora preoccupati dei possibili limiti imposti al libero mercato".

Secondo il leader del sindacato delle telecomunicazioni della Cgil "oggi gli Stati sono giustamente chiamati in soccorso dell’economia, sia nel loro diritto e dovere il correggere gli errori del passato garantendo in tempi rapidissimi al Paese, e a tutti gli operatori presenti e futuri, di poter disporre di una efficiente e moderna rete di telecomunicazioni, nonché di una presenza industriale forte, in grado di partecipare ai necessari piani di consolidamento del settore a livello continentale".