Puntata n. 30 - In Romagna è una corsa contro il tempo che non si può vincere. Quella di spalare via la montagna di fango che ha sommerso campi e strade e case prima che il sole di fine maggio lo secchi rendendolo cemento. Impossibile fare la conta dei danni. La Cgil c'è

Lacrime e fango 

In Romagna è una corsa contro il tempo che non si può vincere. Quella di spalare via la montagna di fango che ha sommerso campi e strade e case prima che il sole di fine maggio lo secchi rendendolo cemento. Gli alberi da frutto con le radici sott’acqua da giorni stanno affogando. Andranno tagliati. In quei campi – e sono tanti – non nascerà più niente per almeno 4 o 5 anni. Gli alberi andranno ripiantati tutti e prima che produzioni di eccellenza che valgono vite e punti di Pil tornino a dare il loro contributo alle nostre tavole ci sarà, per migliaia e migliaia di lavoratori, da attraversare un deserto. Quello delle giornate di lavoro andate perse, degli ammortizzatori sociali, nel migliore dei casi. Della paura del presente, che il futuro sembra lontanissimo. Fare delle stime è ancora impossibile. Le uniche stime adesso sono le foto dei droni che disegnano un’area enorme monocolore, marrone melma, a ridosso dell’Adriatico. Quel blocco di Romagna è tornata palude. La palude che secoli fa l’uomo con fatica aveva bonificato, inventandosi la terra. Alcune zone della Bassa sono finite sotto l’acqua. Qualche giornale ha titolato che ci vorranno almeno 5 miliardi di euro per rimettere tutto com’era. In un Paese che non è capace di spendere fondi molto più piccoli e programmati con anni di anticipo, nel paese dove tutto diventa politica e show, tremano le vene ai polsi a pensare a quello che potrà succedere. La nostra solidarietà va a tutte le persone colpite in Emilia-Romagna e Marche Contano solo loro, le vittime di questo disastro. Sono le loro storie che vogliamo raccontarvi.

Casa mia sembrava il Titanic

Nel suo racconto lucidissimo di quelle ore di terrore nelle quali Sara Verlicchi, operaia di Massa Lombarda, nel ravennate, ha visto il piano terra della sua villetta andare sott’acqua, proviamo a capire cosa hanno vissuto e come si stanno sentendo oggi migliaia e migliaia di sfollati che dovranno ricominciare da capo. La voce di Sara è la voce di un territorio sommerso da acqua e fango. La sua tristezza, la sua determinazione, la sua solidarietà è un bel ritratto della Romagna che sta soffrendo e lottando. 

Lavoro sommerso

Il sindacato sta tentando faticosamente di contare i danni. Resta un’impresa impossibile adesso, ma le notizie arrivano una dopo l’altra e il puzzle piano piano si compone. Il sindacato cerca di fare tutto quello che può per aiutare le popolazioni colpite. Spala il fango, riapre le sedi, risponde a tutte le chiamate che arrivano, cerca di dare quelle poche risposte che si conoscono nel caos e nell’incertezza di questi giorni, si trova a dare sostegno morale. Come ci ha detto Laura Mazzesi, segretaria della Flai Cgil di Ravenna. 

La Cgil sta riaprendo 

Dopo che il fango ha sommerso anche molte delle sedi sindacali nei territori colpiti, la Cgil prova a vincere la corsa contro il tempo e dove può riapre, per tenere fede alla missione di essere presidio di prossimità, soprattutto in questo momento difficilissimo. Le decisioni che a livello regionale e nazionale si stanno prendendo in queste ore. Il consiglio dei ministri ha stabilito lo stop a tasse e contributi fino al 31 agosto e indennità da 3 mila euro per gli autonomi e la cassa integrazione emergenziale. Per andare oltre i titoli e capire come le persone potranno accedere a questi benefici ci sarà bisogno anche dell’aiuto e della consulenza del sindacato. Che c’è, come sempre.

La forza della solidarietà 

I sindacati hanno attivato, a livello nazionale, una specifica raccolta fondi per consentire a lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati di offrire anche un aiuto economico. La destinazione dei fondi raccolti tramite questo conto corrente verrà decisa insieme alle istituzioni regionali. Il conto corrente è il seguente: CGIL CISL UIL SOLIDARIETÀ POPOLAZIONI ALLUVIONATE EMILIA ROMAGNA E MARCHE. Per approfondire collettiva.it.

ASCOLTA TUTTE LE PUNTATE DI REWIND