Dopo un intero agosto passato a discutere d'immigrazione, con tanto di proclami strillati sulla “difesa dei confini” e la “fine dell'invasione”, fino ad arrivare a ipotizzare il “blocco navale” nel Mediterraneo e a elaborare una fumosa distinzione tra profughi “veri” e “falsi”, la campagna elettorale entra nel vivo e vira verso altri temi. La pubblicazione dei programmi, però, permette di fare finalmente un po' chiarezza sulle intenzioni di partiti e coalizioni circa un argomento troppo spesso usato come spauracchio e piegato alle ragioni della pura propaganda. Spulciando i documenti diffusi da ogni forza politica, si scopre così che sulla gestione dei flussi migratori girano poche idee, spesso confuse o generiche, mentre in alcuni casi spicca la totale assenza di qualsiasi progetto sul tema della cittadinanza.

Centrosinistra
Nel programma del centrosinistra, fra le misure sul tema immigrazione, viene proposta un’Agenzia di coordinamento delle politiche migratorie “che diventi il principale attore di riferimento per tutto ciò che riguarda il monitoraggio e la gestione dei flussi”. Un altro punto, è l’abolizione della “Bossi-Fini per arrivare a una nuova Legge sull’immigrazione che permetta l’ingresso legale per ragioni di lavoro, anche sulla base delle indicazioni che arrivano dal Terzo settore”. Trova spazio poi la proposta di “superamento del Regolamento di Dublino” e la “costruzione di una vera politica europea su migrazione e accoglienza“.

Nel programma del Partito democratico si legge: “Siamo stati, siamo e saremo sempre contro politiche di respingimenti, apparenti chiusure dei nostri porti o, addirittura, non meglio precisati blocchi navali”, e che chi si trova in pericolo in mare va soccorso e salvato indistintamente. Sul fronte della cittadinanza il Pd spinge per l’approvazione dello ius scholae.

Europa Verde/Sinistra italiana chiedono invece il superamento dei “vergognosi accordi con la Libia”, del sostegno a chi è impegnato nell’accoglienza e nel salvataggio e della facilitazione delle procedure per i richiedenti asilo. Sono poi gli unici a parlare di rifugiati climatici e ambientali, a cui estendere il diritto d'asilo. Per quanto riguarda la cittadinanza viene proposta una nuova legge che parta dallo ius soli e dallo ius scholae.

Stessa posizione sia sul fronte libico che su quello della cittadinanza per +Europa, che prevede anche la reintroduzione del sistema dello sponsor e la regolarizzazione di lavoratori stranieri già presenti in Italia.

Movimento 5 stelle
Nel programma per le elezioni, più schematico rispetto a quello di altri, i 5stelle prospettano un meccanismo comunitario per la gestione dei flussi migratori e il primo intervento, nonché la successiva “accoglienza, ripartizione e distribuzione tra i paesi membri dell’Ue”. Si annuncia poi una non meglio definita “lotta alla tratta di esseri umani” e un generico rafforzamento delle politiche di inclusione e integrazione. Anche qui, si prospetta l’introduzione dello ius scholae.

Centrodestra
Non c'è il famigerato “blocco navale” nel programma della coalizione del centrodestra, ma un altrettanto imprecisato “blocco degli sbarchi“. Spazio ancora alla delocalizzazione dei migranti, con la “creazione di hotspot nei territori extra-europei, gestiti dall’Unione europea”. Il centrodestra immagina anche un fumoso “nuovo Patto per la migrazione e l’asilo, con controllo delle frontiere”. Oltre a “garantire ai Comuni le risorse necessarie per far fronte alle spese per la gestione e la presa in carico dei minori non accompagnati”.

Fratelli d’Italia si organizza già a predisporre la “difesa dei confini nazionali ed europei, con controllo delle frontiere e blocco degli sbarchi”. L'ipotesi di hotspot extra-europei viene dal testo diffuso dalla Meloni, che con “blocco navale” intende una “distribuzione equa solo degli aventi diritto nei 27 Paesi membri”. FdI prospetta “il contrasto alle attività delle Ong che favoriscono l’immigrazione clandestina” ma anche la “massima intransigenza contro ogni forma di antisemitismo, razzismo e integralismo islamico”. Il tema della cittadinanza non viene affatto menzionato nel testo.

Lo stesso vale per lo striminzito programma di Forza Italia. Nel capitolo sull’immigrazione, si parla di contrasto all’immigrazione clandestina e di blocco degli sbarchi con respingimenti assistiti e la stipula di nuovi accordi con i Paesi di origine. Nel testo si trova poi un generico riferimento ai “decreti sicurezza”, mentre si parla di “favorire inclusione sociale e lavorativa degli immigrati regolari”.

Il capitolo migranti del programma della Lega si apre con un perentorio: “L’Africa in Italia non ci sta!”. Salvini vuole non solo la conferma ma anche il rafforzamento del Memorandum con la Libia. La Lega promette poi d'intervenire per ridurre la diaria giornaliera di 35 euro al giorno per i migranti (anche se in realtà solo 2.50 finiscono effettivamente nelle loro tasche). “Chi scappa da guerre e persecuzioni trova nel nostro Paese attenzione e accoglienza”, ma con divieti d'ingresso, sosta e transito in acque nazionali per le Ong straniere. La lega vuole creare nuovi Cpr, mentre sulla cittadinanza stop a “ius soli e declinazioni similari quali lo ius scholae”.

Azione/Italia viva
Il Terzo polo ha invece come obiettivo “ristabilire una distinzione tra profughi umanitari e migranti economici“. Vengono proposti “corsi intensivi obbligatori di lingua e cultura italiana per i neo-arrivati e regolarizzazione dei migranti irregolari già residenti in Italia che hanno un lavoro“. Un'altra idea del duo Renzi-Calenda è il superamento del “trattato di Dublino”, e la creazione di un sistema europeo comune di asilo”. Si parla anche di “espansione dei corridoi umanitari“. Infine, si auspica un nuovo ministero per le Migrazioni. Per quanto riguarda la cittadinanza la posizione è a favore dello ius scholae.

Unione popolare
Unione popolare, invece, punta sullo ius soli e la concessione della cittadinanza a chi vive in Italia in maniera permanente da 5 anni. Tra gli obiettivi l'abolizione della Bossi-Fini, la chiusura dei Centri permanenti per il rimpatrio e di “ogni forma di detenzione amministrativa”. Nel programma si propone poi di non rinnovare il Memorandum con la Libia e di abrogare le leggi Salvini-Conte e Minniti-Orlando sull'immigrazione.