Ci sarebbero “molti morti” in un naufragio al largo delle coste libiche: almeno 40, tra cui anche bambini. È quanto viene segnalato dal servizio telefonico Alarm Phone, che nella notte aveva raccolto una richiesta di soccorso da un barcone in difficoltà con un centinaio di migranti a bordo. Alarm Phone riferisce di aver parlato con le autorità libiche che sono intervenute e hanno recuperato circa 90 persone. “Non è ancora chiaro – spiega in un tweet – quanti sono sono morti e quanti sopravvissuti. Questi sono i tuoi morti Europa. La tua politica di deterrenza uccide”.

“È inaccettabile. Queste morti non possono essere considerate fatalità o danni collaterali. Deve essere ripristinato al più presto il sistema di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo. Massimo supporto a Ong impegnate a riempire il vuoto umanitario”. Lo scrive sempre su twitter la portavoce dell'Unhcr Carlotta Sami parlando del nuovo naufragio davanti alle coste libiche. “Stiamo assistendo i sopravvissuti in Libia. Insostenibile assenza di ricerca e soccorso nel Mediterraneo. Stimiamo circa 900 morti quest'anno”, aggiunge Sami.

Nel frattempo il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha firmato il divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque italiane per la nave Eleonore, battente bandiera tedesca. Il provvedimento è già stato trasmesso ai ministri della Difesa e delle Infrastrutture e Trasporti. È quanto si apprende dal Viminale. Ieri la nave Eleonore, della Ong Lifeline, ha riferito di aver soccorso 101 persone a bordo di un gommone che stava affondando al largo della Libia. Dopo il ministro dell'Interno anche il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha firmato il divieto di ingresso e, secondo fonti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, anche il ministro Danilo Toninelli.