Mobilitazioni in 12 città universitarie e studenti accampati fuori dagli atenei per protestare contro gli affitti insostenibili che restringono il diritto allo studio, e per chiedere provvedimenti alle istituzioni. Perché se un fuorisede non può permettersi una stanza a Roma o a Milano, a Pavia come a Verona, di fatto ha meno possibilità di frequentare le lezioni, meno tempo per studiare, meno chance di laurearsi. Nel viaggio nell’Italia dell’emergenza casa, questa è la tappa dedicata agli studenti che dopo Ilaria, l’aspirante ingegnera ambientale che per prima ha piantato la tenda davanti al Politecnico di Milano, hanno iniziato a manifestare le loro ragioni.

Il dito è puntato sulle solite questioni: troppi appartamenti locati ai turisti, troppi pochi posti nelle residenze universitarie, troppi alloggi nel mercato libero a prezzi alle stelle. Il risultato? Canoni alti, altissimi: si va dalle 250 euro per una camera doppia ai 700 per una singola. Ai microfoni di Collettiva.it, Francesco Rienzi, segretario generale Sunia Bologna, Giulia Soldati, studentessa a Bologna, Mirko Giuggiolini, studente della Sapienza di Roma, Luca Mondini, Udu Milano.

(Montaggio e sonorizzazioni di Ivana Marrone)