Dopo aver visto quelle immagini atroci dell'assalto alla Cgil ho avuto subito questo pensiero, un pensiero che mi guida nel mio lavoro quotidiano: questo Paese ha bisogno di un enorme lavoro culturale a tutti i livelli, ha bisogno di una defascistizzazione e di una decolonizzazione, perché purtroppo alcune incrostazioni del nostro Novecento sono ancora lì.

Troppo spesso sembriamo ancora fermi a contemplare la tossicità del ventennio, che è ancora tra noi, perché non abbiamo mai parlato sino in fondo di questo, non abbiamo ancora fatto i conti con il nostro intero passato.. Questo Paese ha rimosso, rimosso, e poi ancora rimosso, e ora tutto questo tipo di passato sta tornando a galla.. Per questo dobbiamo fare prima di tutto un lavoro culturale, un lavoro che sia alla base di un percorso collettivo, partendo da irrinunciabili principi democratici che tutti dobbiamo condividere.

Ecco perché secondo me la manifestazione di sabato potrebbe anche essere l'inizio di questo, di un processo nuovo, sociale ma anche culturale, che questo Paese aspetta da tanto tempo. Io ci sarò.