Il capo dello Stato uscente del Venezuela, Hugo Chavez, è stato rieletto alla presidenza con il 54,4% dei voti, pari a 7,4 milioni di preferenze. Lo ha annunciato la responsabile del Consiglio nazionale elettorale, Tibisay Lucena, ricordando che lo sfidante Henrique Capriles si è fermato al 44,4%, equivalente a 6,1 milioni di voti. Molto alta l'affluenza, oltre l'80%. 

"Grazie al mio amato Pueblo! Viva Venezuela! Viva Bolivar!". Cosiì Chavez ha commentato via Twitter la sua vittoria per un altro mandato alle presidenziali subito dopo l'annuncio ufficiale dei risultati del voto a Caracas. "Grazie Dio mio, grazie a tutti e a tutte", ha scritto il presidente in un altro messaggio.

Il rivale Henrique Capriles in una conferenza stampa trasmesso "i propri complimenti al presidente della Repubblica". "Ringrazio i più di sei milioni di venezuelani che mi hanno dato la loro fiducia", ha aggiunto il leader dell'oppositore Mud (Mesa de unidad democratica).

Arrivano le prime reazioni dopo la riconferma di Chavez. Sempre su Twitter, dall'Argentina la presidente Cristina Fernandez de Kirchner ha scritto: "la tua vittoria è anche la nostra, quella del Sudamerica e dei Caraibi. Forza Hugo, forza Mercosur e Unasur!".

La vittoria dell'ex militare diventato paladino bolivariano è stata chiara e senza possibili obiezioni: Chavez può considerare confermato l'appoggio del paese al suo modello di società che punta a sconfiggere definitivamente i due nemici mortali del "socialismo del secolo XXI": la "borghesia oligarchica" all'interno, e il suo referente esterno, cioè "l'imperialismo" degli Stati Uniti.