Oggi inizia la seconda settimana del viaggio di UdU e Rete studenti nella generazione precaria #direzionediritti. “Dopo la prima settimana di viaggio in cui abbiamo incontrato le realtà più diverse accomunate dalla voglia di costruire un futuro diverso per tutti, ci prepariamo alla seconda settimana della nostra traversata del Paese”, affermano le due organizzazioni in una nota.

“La prima settimana di viaggio - spiega il portavoce della Rete degli studenti medi, Alberto Irone - ci ha condotti nei luoghi e alle esperienze più diverse: dall’Umbria, all’Emilia Romagna, alla Toscana, alla Lombardia. Siamo partiti dai lavoratori dell’Ast di Terni, per poi arrivare al ToolBox di Bergamo luogo di condivisione tra sindacato e studenti, passando per la Fincantieri e gli studentati di Ancona, l’Emilia Romagna e i lavoratori dell’Electroloux, la Toscana per riqualificare una scuola colpita dall’alluvione a Marina di Carrara. Lavoratori, studenti, padri, figli, cittadini, tutti accomunati dalla volontà di costruire un futuro diverso che sia fatto di diritti, dignità, lavoro istruzione. E’ questa l’Italia da cui ripartire per costruire un futuro di diritti, l’Italia che racconteremo nei prossimi giorni, la stessa Italia di una generazione precaria che chiede di cambiare”.

“Oggi - Aggiunge Gianluca Scuccimarra, coordinatore dell’Unione degli Universitari - partiamo per la seconda settimana di viaggio nella generazione precaria mantenendo fissa davanti a noi un’unica direzione, quella dei diritti per costruire il futuro. Ciò che questa prima parte di viaggio ha dimostrato è che gli slogan fini a se stessi non sono più sufficienti, il Governo deve iniziare ad ascoltare il Paese, lo stesso Paese che abbiamo incontrato noi in questi giorni, un Paese che chiede di cambiare e di essere ascoltato. Le esperienze positive che abbiamo incontrato come il ToolBox di Bergamo sono tante così come le persone che credono in un’Italia diversa fatta di diritti per tutti: da qui pensiamo debba ripartire il Governo, dalle esperienze che abbiamo raccontato e da quelle che racconteremo nei prossimi giorni, se non per tutti per chi?”.