“Possiamo dire che sono passati quarant’anni dallo Statuto dei lavoratori, 40 anni trascorsi con lo Statuto, che ha una paternità formale e una informale. Paternità putative delle assemblee di fabbriche tra il 68 e il 69 deliberavano le piattaforme che poi hanno coinciso con i contenuti dello Statuto. Indiscussa la paternità di Giacomo Brodolini”. Così si è espresso oggi il professore emerito di diritto del lavoro all’Università di Bologna, Umberto Romagnoli, intervenendo al 16° Congresso nazionale della Cgil, per parlare proprio dello Statuto dei lavoratori. L’erede di Brodolini, che purtroppo morì per una malattia senza poter vedere il risultato del suo lavoro ministeriale, fu Gino Giugni che portò a conclusione l’opera. Romagnoli ha citato una intervista di Giugni che rivendicava già dal 1994 la validità e l’attualità dello Statuto. (PA)