"Nella giornata di ieri, al culmine di un'escalation di pressioni e ricatti, che si susseguono da mesi ai danni delle lavoratrici, la dirigenza di Pragma, società che gestisce l'appalto del trucco e parrucco, a seguito della cessione di ramo operata da Mediaset nel 2010, ha recapitato lettere di trasferimento individuale a Milano per due lavoratrici di Roma". Così, in una nota, Dino Oggiano e Massimiliano Montesi, segretari di Slc Cgil di Roma e del Lazio e di Slc di Roma centro ovest litoranea.

"In tutti questi anni – continuano i due sindacalisti –, Pragma-Movigroup ha perseguito una tenace politica di smantellamento dei diritti di queste lavoratrici, iscritte alla nostra organizzazione, politica culminata con l'ennesimo atto intimidatorio, assolutamente ingiustificato, a fronte dei volumi di lavoro su Roma assicurati dagli appalti Mediaset e Sky. Dopo aver appreso che una delle lavoratrici è stata colta da malore negli studi di Mediaset al Palatino e portata in ospedale con l'ambulanza, abbiamo dato mandato ai nostri legali di verificare la sussistenza degli estremi del comportamento antisindacale e offrire alle lavoratrici l'adeguata tutela. Ciò che stupisce è l'atteggiamento di Mediaset, che, da un lato, rinnova a Pragma-Movigroup l'appalto, nonostante le ripetute denunce del sindacato, dall'altra, continua a far finta di niente, di fronte alle pressioni e ai ricatti messe in atto dall'azienda nei confronti di queste donne che per anni sono state qualificatissime lavoratrici Mediaset".

"In considerazione di questi fatti – dicono ancora Oggiano e Montesi –, chiediamo a Mediaset un intervento immediato per bloccare il loro trasferimento che, come appare del tutto evidente, è l'esito finale del percorso vessatorio che Pragma ha messo in atto nei loro confronti. Questa vicenda è l'ennesima, tragica dimostrazione di come l'assenza di una normativa seria sugli appalti esponga i lavoratori coinvolti a forme di pressione e negazione dei diritti, come più volte denunciato dalla nostra organizzazione, che per questo ha raccolto migliaia di firme per un'organica proposta di legge".