"Il ministro Poletti continua a intervenire sui temi dell'istruzione, oggi sulle vacanze scolastiche, nei giorni scorsi sull'alternanza scuola lavoro. In realtà, attraverso i decreti attuativi del Jobs Act, sta facendo una riforma dell'apprendistato che dequalifica l'alternanza scuola lavoro e i percorsi formativi in obbligo di istruzione". Così Gianna Fracassi, segretario confederale della Cgil, commenta le affermazioni del ministro del Lavoro sull'interruzione estiva delle lezioni.

"Un pezzo della riforma della scuola è appaltata a Poletti - continua - che intende costruire un canale formativo alternativo e separato da quello scolastico, scelto subito dopo la scuola media e realizzato in apprendistato già a partire dai quindici anni". Fracassi spiega che "si tratta di percorsi con modelli formativi dequalificati, che prevedono più di un terzo dell'orario per lavoro sottoretribuito, 500 ore di attività di formazione professionale e altrettante in aziende di cui non viene verificata l'effettiva capacità formativa".

"Al tempo stesso - sottolinea la dirigente sindacale - viene abolita la possibilità di diplomarsi in apprendistato per i giovani che hanno abbandonato prematuramente la scuola e vengono cancellate le sperimentazioni di alternanza scuola lavoro che utilizzano lo strumento dell'apprendistato per gli studenti degli ultimi due anni della secondaria di secondo grado".

"Si continua sulla strada perdente di uno sviluppo basato sulla riduzione dei costi e dei diritti, che dequalifica i percorsi di istruzione e formazione dei giovani. Questo scelte - conclude Fracassi - dovrebbero preoccupare molto più delle vacanze scolastiche".