La F.lli Saclà di Asti annuncia 50 esuberi per una riorganizzazione e ristrutturazione di alcuni reparti. Nello stesso tempo, incrementa la propria gamma di prodotti, annuncia importanti investimenti per il presente, mentre per il futuro ipotizza addirittura lo spostamento dell’attuale stabilimento per farne uno nuovo, e sponsorizza i propri prodotti legati, per una parte, tramite un accordo di filiera con il territorio astigiano.

Flai, Fai e Uila provinciali denunciano il paradosso di questa situazione, che tocca il suo punto più basso sul versante delle relazioni sindacali con la F.lli Saclà, un'azienda che in meno di un anno ha licenziato sette lavoratori, tutti iscritti al sindacato, i primi quattro a fine dicembre 2015, gli ultimi tre il mese scorso, sempre a ridosso delle festività natalizie. Questo, perché in passato alcuni lavoratori iscritti al sindacato, insieme alla Rsu, avevano denunciato e segnalato inadempienze sulla sicurezza nel posto di lavoro ai vari organi competenti, che in seguito avevano obbligato l’azienda a fare investimenti massicci in materia per i propri dipendenti, alcuni dei quali colpiti da una malattia professionale riconosciuta dall’Inail, grazie all’assistenza del patronato di Asti.

"Si sta consolidando una nuova tradizione: una lettera di licenziamento sotto l'albero natalizio. Il sindacato farà di tutto per evitare che l'azienda continui a perseguire una condotta diretta a penalizzare il ruolo del sindacato, mettendo a rischio l'occupazione e la prosperità di un'azienda che incarna quell'astigianità riconosciuta in tutto il mondo", affermano le tre sigle.