"Non si gioca con la pelle dei lavoratori". Così recita lo striscione esposto in Campidoglio dai lavoratori di Roma Multiservizi, che stanno protestando sotto il Campidoglio. I dipendenti della società hanno anche sollecitato un incontro con l'assessore alle Partecipate Massimo Colomban. "Agli inizi di dicembre ci hanno promesso una convocazione per la metà del mese per discutere la situazione" spiega Luca Battistini (Cgil): "I tempi stringono, l'11 gennaio ci sarà la sentenza del Tar sulla gara". Il tribunale dovrà pronunciarsi sul ricorso presentato da Confartigianato: se la situazione non dovesse chiarirsi, dal 9 gennaio prossimo le scuole servite da Roma Multiservizi potrebbero restare chiuse perché mancherà il personale per i servizi di pulizia.

"Il caso Roma Multiservizi sta assumendo toni che, se non fossero drammatici, sarebbero quasi comici". A dirlo sono il segretario generale Cgil Roma e Lazio Michele Azzola, il segretario generale Cisl Roma Paolo Terrinoni, il segretario generale Uil Roma e Lazio Alberto Civica, e i segretari di Filcams, Fisascat e Uiltucs Vittorio Pezzotti, Carlo Costantini e Giuliana Baldini: "Anche a seguito delle numerose iniziative intraprese, tra cui la manifestazione del 16 novembre scorso sotto al Campidoglio, l'assessore Colomban si era assunto il preciso impegno di garantire l'occupazione e la qualità dei servizi, resi alla cittadinanza romana attraverso la trasformazione della Roma Multiservizi in una partecipata di primo livello Ama in house. Purtroppo, di recente, la situazione è cambiata e la giunta capitolina, chiamando in causa il governo e la legge Madia, ha dichiarato di non poter onorare quell'impegno".

Un comportamento inaccettabile, spiegano i sindacati, soprattutto "da parte di chi ha sempre criticato l’inaffidabilità degli altri politici. Non si può giocare con la pelle dei lavoratori. Dov'è finita la discontinuità, tanto proclamata da parte dell'amministrazione capitolina? Quantomeno Colomban si assuma l’impegno, e stavolta lo mantenga, di rimuovere la sospensione della procedura della gara d'appalto prevista per gennaio. Chiediamo coerenza, trasparenza nella gestione di tali appalti e la salvaguardia dei posti di lavoro".