Le pensioni sono e restano la 'grande paura' degli italiani che per l'81% 'boccia' l'attuale sistema di previdenza. Un timore che nell'ultimo anno e' diventato piu' pressante se in 12 mesi la valutazione negativa ha subito un balzo di 25 punti percentuali, dato di gran lunga superiore a quello medio europeo che si attesta sul 2%. E' questa la fotografia scattata dal Censis, che riprende un'indagine Eurobarometro, nel suo 46° rapporto presentato oggi.

Un timore che guarda al passato, al presente e soprattutto al futuro e che trova la sua sintesi nella paura di essere "condannati" a pensioni basse. Un'ansia che esemplifica la "torsione" del ruolo sociale della previdenza in atto in Italia, dice ancora il Censis e che non trova riscontro in Europa: solo il 32% dei finlandesi giudica negativamente il proprio sistema previdenziale, seguito dal 33% dei tedeschi, dal 39% degli abitanti del Regno Unito, mentre la media dei 27 Paesi della Ue e' pari al 55%.

Agli occhi degli italiani, cioe', la pensione sta diventando "un problema piu' che una risorsa", un sistema minato dall'interno da contraddizioni, "che costa tanto in generale e copre poco in particolare, con bassi redditi pensionistici attuali e futuri", si legge ancora. Quasi il 68% infatti "reputa molto o abbastanza probabile l'impossibilita' di ricevere una pensione adeguata nel futuro", quota che decolla letteralmente tra i giovani a oltre il 93% e rimane alta trasversalmente al corpo sociale.