Delusione e rabbia dei lavoratori della Myrmex, a seguito della riunione di oggi in Prefettura con l'amministratore delegato GianLuca Calvi, le istituzioni e i rappresentanti sindacali. Durante l'incontro, l'ad ha dichiarato di non voler più investire sulla Myrmex, e di potersi, semmai, rendere disponibile al ruolo di 'catalizzatore' per nuovi acquirenti, nel caso l'accordo di programma diventasse esecutivo.

Una dichiarazione che ha ulteriormente demoralizzato i lavoratori che, da dieci giorni, notti comprese, si trovano asserragliati sui tetti dell'azienda nella zona industriale di Catania, in stato di occupazione. Anche la sostanziale mancanza di interlocuzione della regione, nel corso dell'incontro, ha ulteriormente convinto sindacati catanesi e lavoratori di continuare l'occupazione a tempo determinato, "che cesserà – ricordano gli esponenti sindacali – solo quando e se Crocetta si recherà personalmente a Catania".

Nel corso dell'incontro, a cui hanno partecipato, oltre a Calvi, anche il segretario generale della Camera del lavoro, Giacomo Rota, la segretaria confederale della Cgil, Margherita Patti, il segretario generale della Filctem, Peppe D'Aquila, Alfio Avellino, segretario Uil, e Nuccio Canarelli, della Cisal, l'assessore comunale Di Salvo, è stato stilato un verbale, con cui tutte le parti si impegnano a trasferire la vertenza su un tavolo nazionale, così come già anticipato dal sindaco Bianco, pochi giorni fa.