Giovedì 28 gennaio le lavoratrici e i lavoratori delle Camere di Commercio, delle Unioni regionali e delle aziende partecipate presenti su tutto il territorio lombardo si riuniranno in assemblee sindacali unitarie per avviare la mobilitazione contro i tagli imposti dalla riforma Madia. E' quanto riporta un comunicato stampa della Funzione pubblica Lombardia. Il decreto di riordino del sistema camerale, che il Consiglio dei Ministri potrebbe discutere il 29 gennaio, prevede la riduzione del 15% del personale. Mille dipendenti, sui settemila oggi impiegati nelle Camere, potrebbero essere licenziati. Tra questi ci sono anche le lavoratrici e i lavoratori lombardi.

Cgil, Cisl e Uil del pubblico impiego denunciano gli effetti disastrosi che il riordino del sistema camerale, così come è stato progettato, avrà non solo sui dipendenti delle Camere, delle Unioni regionali e delle aziende partecipate, ma anche sulle imprese e i cittadini: a rischio ci sono i servizi di organizzazione e tutela degli enti, dei piccoli e grandi imprenditori, di quanti lavorano nel commercio. Giovedì mattina i lavoratori lombardi prepareranno un ordine del giorno da presentare ai parlamentari e ai politici della nostra regione, denunciando la gravità della situazione e chiedendo anche alle istituzioni locali di farsene carico.