Giudizio positivo della Cgil circa l'accordo raggiunto ieri in serata sulla vertenza Ideal Standard. "Abbiamo scongiurato 400 licenziamenti e tenuta aperta una prospettiva di reindustrializzazione per lo stabilimento di Orcenico di Zoppola, con la possibilità di rioccupare una parte dei lavoratori", afferma il responsabile Settori produttivi del sindacato di corso d'Italia, Salvatore Barone, presente al tavolo del Ministero del Lavoro. 

La multinazionale, infatti, fa sapere il dirigente sindacale, "dopo resistenze inaccettabili, si è mostrata disponibile a cedere, a condizioni favorevoli, parte degli impianti insieme ad alcuni marchi e commesse". Inoltre, prosegue Barone entrando nel merito dell'intesa, "ai lavoratori saranno riconosciuti incentivi all'esodo volontario fino a 30 mila euro per quelli con maggiore anzianità aziendale. La cassa integrazione in deroga accompagnerà fino a ottobre questi processi di reindustrializzazione, con la possibilità di una ulteriore proroga sulla quale si è impegnato il Ministero del Lavoro".

Il sindacato guidato da Susanna Camusso esprime quindi soddisfazione per l'accordo raggiunto ma, precisa Barone, "rimane comunque sul tappeto il tema delle multinazionali che stanno riducendo presenza e impegno nel nostro paese. Una questione che richiama, in maniera sempre più pressante, il bisogno di una nuova politica industriale sulla quale chiameremo il governo ad intervenire tempestivamente e con misure adeguate", conclude Barone.

La vertenza Ideal Standard era salita agli onori delle cronache il 10 luglio, quando, dopo un incontro con l'azienda, i sindacati avevano avvisato del rischio di licenziamento unilaterale di un gran numero di lavoratori per la chiusura dello stabilimento friulano. Il tutto dopo un anno di vertenza e ben 3 accordi al Mise in cui la direzione della multinazionale aveva accettato la cassa integrazione in deroga e sottoscritto una serie di impegni per la cessione ad altri della attività industriale. Martedì 15 luglio c'era stato lo sciopero di due ore in tutto il gruppo, che coinvolge circa 1.450 lavoratori.