"Chiediamo che la bozza di decreto legislativo che dispone la soppressione del Corpo forestale dello Stato e la sua militarizzazione forzata venga cambiata: è inaccettabile sopprimere un Corpo che opera in un settore così delicato, e vi sono dei profili allarmanti di legittimità che riguardano lo status individuale dei lavoratori coinvolti. Il Parlamento intervenga sul testo, la Cgil metterà in campo iniziative di mobilitazione e procedure vertenziali e legali". Così Cgil nazionale e Fp Cgil, in una nota congiunta.

"Il provvedimento che dispone la soppressione del Corpo forestale dello Stato e la sua militarizzazione forzata, in attuazione dell'articolo 8 del dlgs 124/2015, è arrivato all'esame delle commissioni parlamentari, che dovranno esprimere il proprio parere sui contenuti della norma – dicono Cgil e Fp –. Nei giorni scorsi, abbiamo inviato la richiesta di audizione e chiediamo che la bozza in discussione venga radicalmente cambiata: è inaccettabile che si preveda la militarizzazione forzata di oltre 7.000 lavoratori, con le conseguenze in termini di status e diritti civili, così come è preoccupante la soppressione di un settore delicatissimo, come quello della tutela ambientale e della prevenzione e lotta contro i crimini ambientali e di sofisticazione ambientale".

"Auspicavamo che nel parere del Consiglio di Stato, rilasciato nelle settimane scorse, trovasse spazio la questione della legittimità della norma per i profili relativi sia allo status individuale dei lavoratori coinvolti che al versante delle funzioni del Corpo – sostengono i sindacati –. Invece, in modo davvero sorprendente e originale l'analisi del Consiglio di Stato o non ha indagato questi campi, come nel caso della soppressione delle funzioni, con le conseguenze in termini di efficienza del servizio, e quando lo ha fatto - è il caso della militarizzazione forzata -, si è appellato ad argomenti sociologici più che giuridici".

Cgil e Fp ribadiscono l'importanza del passaggio parlamentare "per intervenire su un testo che porta unicamente alla mera operazione matematica di ridurre a quattro le forze di polizia, ma non affronta il tema della riorganizzazione in modo strutturale". "Da oltre due anni, la Cgil ha presentato delle proposte di riorganizzazione, finalizzate a garantire maggiore sicurezza ai cittadini e un presidio del territorio più capillare".

"Siamo determinati a mettere in campo sia iniziative di mobilitazione che tutte le procedure vertenziali e legali per salvaguardare l'esistenza di importanti servizi per la collettività, al cui bene è votato il lavoro delle donne e degli uomini della Forestale", concludono le due sigle.