“In pochi giorni la situazione è precipitata e si è scoperto il gioco. Il governo con alcuni emendamenti al decreto ominibus sugli enti locali, in fretta e furia, taglia altri 10 miliardi alla sanità. Alla faccia dei risparmi mirati, degli interventi sugli sprechi e sugli ospedali inefficienti, qui, con un tratto di penna, si abbassano i livelli di assistenza sanitaria a milioni di cittadini". Così in un comunicato Marcello Santarelli, presidente Federconsumatori Emilia Romagna e Fabrizio Ghidini, responsabile regionale sanità di Federconsumatori.

"Non si tratta di una riforma nel nome della salute ma di tagli preconfezionati per finanziare misure, sbagliate ed inique, come l'eliminazione tout court della tassazione sulla prima casa. A iniquità si aggiunge iniquità. Il governo commissaria tutti, ministro, dirigenti sanitari e medici. L'appropriatezza delle cure si fa per decreto e i medici vengono minacciati di decurtazioni allo stipendio".

"Il timore – si legge nel comunicato –, o certezza vista la storia anche recente (vedere i casi dei farmaci epatite C e del farmaco Avastin), è che gli sprechi rimarranno, mentre l'unica cosa che diventerà concreta saranno i tagli alle prestazioni quali: analisi, esami, visite e degenze ospedaliere. Insomma livelli di assistenza più scadenti e nuovi costi a carico dei cittadini. Chi potrà, o chi sarà costretto, dovrà far ricorso alla sanità privata. Chi non potrà, pur essendone costretto, si curerà di meno".

"Chiediamo alla Regione Emilia Romagna - concludono i due dirigenti di federconsumatori –, anche in ragione delle scelte di buona gestione fatte in passato, di opporsi alle nuove misure e al metodo scelto per affrontare il tema salute. Auspichiamo, inoltre, che la Conferenza delle Regioni faccia sentire la propria voce ,come invece non ha fatto quando, alcune settimane fa, non si è opposta ai nuovi tagli al fondo sanitario".