Serafina Strano, la dottoressa della Guardia medica di Trecastagni (Catania) vittima di violenza sessuale nel settembre 2017 mentre si trovava in servizio, chiede ora di tornare a lavorare. "Conserva tutte le sue energie ed è certa che essere riammessa al suo ruolo di medico, al servizio dei pazienti, possa essere uno dei più importanti strumenti per il suo recupero psico fisico. Ma le perizie non permettono ancora che ciò possa avvenire. A denunciarlo in una nota sono Cgil e Fp Cgil di Catania, che sottolineano anche come "l'ordine dei Medici avrebbe dovuto  fare la sua parte affinché venisse fatta giustizia nel migliore dei modi possibile, costituendosi per esempio parte civile. Ma non lo ha fatto".  

La Cgil e la Fp Cgil di Catania lanciano dunque un appello affinché la dottoressa Strano, che in questi mesi ha girato l'Italia testimoniando con forza contro la violenza sulle donne a tutti i livelli, compresi quelli istituzionali, non venga abbandonata proprio in questa delicata fase post traumatica. "Siamo certi che stare accanto ad una lavoratrice  che ha subito una violenza di tale portata, non possa e non debba significare solo una pacca sulla spalla. -sottolineano il segretario generale della Cgil di Catania, Giacomo Rota, il segretario di Fp Cgil Turi Cubito e la responsabile del Coordinamento donne Cgil, Angela Battista - Serafina è una guerriera, una donna piena di risorse e vuole tornare al lavoro. Certo, ha subito un'esperienza che strazierebbe chiunque ma vestire di nuovo il camice significherebbe essere di nuovo utile alla collettività, infondere nuovo coraggio a se stessa e al prossimo".