Raggiunto un accordo tra sindacati e ministero della Difesa riguardante il personale civile del dicastero guidato dalla ministra Pinotti. A farlo sapere sono Fp Cgil, Uil Pa e Flp Difesa definendo l'intesa raggiunta "storica e che chiude una vertenza avviata da mesi grazie alla mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori del Ministero". 

L'accordo, spiegano i sindacati, prevede l'istituzione a partire da quest'anno del 'Fondo integrativo per l'equiparazione economica del personale civile della difesa', con attribuzioni economiche fisse, ricorrenti e, soprattutto, pensionabili. Inoltre, a partire dal primo gennaio del prossimo anno e a cominciare dal personale della prima area, l'avvio delle progressioni tra le aree funzionali già finanziate, così come la tabella di equiparazione ruoli militari/qualifiche funzionali del personale civile della difesa concordata nel 2013. Infine, l'intesa stabilisce l'attivazione di tre tavoli tecnici con al centro: il libro bianco, le modalità assunzionali di nuovo personale e la valutazione delle performance. 

I sindacati si ritengono "soddisfatti perché è stata riconosciuta l'importanza strategica della professionalità civile non più solo a chiacchiere ma con atti concreti. Volendo monetizzare il risultato ottenuto, crediamo ragionevole poter riassumere in circa 120/150 euro il beneficio economico complessivamente conseguito per effetto delle progressioni nelle aree, tra le aree e col fondo strutturale di equiparazione", concludono Fp Cgil, Uil Pa e Flp Difesa.