Il Mezzogiorno esce dalle priorità del Fondo per la crescita sostenibile. Con un emendamento della Lega approvato ieri in commissione alla Camera, il decreto sviluppo perde uno dei pochi elementi che erano stati inseriti con attenzione specifica al Sud. Un blitz che farà discutere”. Lo racconta Il Sole 24 Ore di oggi. “L'emendamento – scrive il quotidiano d Confindustria –, approvato con il parere positivo del governo, cancella le parole ‘in particolare del Mezzogiorno’ da uno dei commi in cui si specificano le priorità del nuovo Fondo per la crescita che dovrà raccogliere ciò che resta degli incentivi industriali alle imprese. Il comma, tra le finalità del Fondo, citava ‘il rafforzamento della struttura produttiva, in particolare del Mezzogiorno, il riutilizzo di impianti produttivi’ e il rilancio di aree di crisi complessa dì rilevanza nazionale. Bocciato invece un emendamento che andava in direzione opposta, presentato da Sergio D'Antoni (Pd), per la ripartizione del Fondo tra credito di imposta per la ricerca scientifica e credito dì imposta per le assunzioni a tempo indeterminato e per gli investimenti nelle regioni meridionali”.