La multinazionale americana Colgate Palmolive sta valutando la dismissione, entro l?anno, dello storico stabilimento di Anzio, in provincia di Roma. Il polo produttivo Colgate Palmolive di Anzio, attivo dal 1957, occupa oggi direttamente 650 persone ed altri 350 addetti circa lavorano in una decina di piccole imprese di subfornitura annesse all?impianto. Preoccupato il commento di Roberto Gargiullo, già delegato della Rsu Colgate Palmolive e componente del direttivo Filcem-Cgil Lazio ?Già a giugno 2005 ci era stata annunciata la chiusura in Italia delle linee di produzione, ad Anzio, degli articoli per l?igiene dentale. In seguito i vertici europei del gruppo hanno annunciato la chiusura anche della produzione dei saponi in barre ed ora è stata manifestata la possibile cessazione delle attività per l?intero impianto a sud di Roma. Una strategia che privilegia la delocalizzazione delle attività produttive verso l?Europa dell?Est. I dentifrici, in particolare, finiranno in Polonia, secondo gli annunci ufficiali del gruppo?. Continua Gargiullo: ?La ristrutturazione produttiva fa parte di un piano più ampio. Colgate Palmolive ha già chiuso interi poli produttivi in gran Bretagna e in Germania. Ma qui in Italia intendiamo contrastare questa decisione, che tocca uno dei poli di eccellenza del gruppo a livello internazionale ed abbiamo chiesto l?apertura di un tavolo di confronto con il Governo e la Regione Lazio?. Intanto i dipendenti sono in agitazione. Questa settimana sono state programmate otto ore di sciopero articolate fino a venerdì e l?8 febbraio ci sarà una giornata di sciopero generale ad Anzio. Gli assessori laziali al Lavoro, Alessandra Tibali, e allo Sviluppo economico, Raffaele Ranucci, hanno chiesto al Governo l?apertura di un tavolo di confronto a Palazzo Chigi sulle strategie di Colgate Palmolive.
Colgate, a rischio 1000 posti ad Anzio (Rm)
21 settembre 2008 • 00:00