L’amministrazione di Pomezia (Roma) è “inerte e sorda a qualsiasi proposta od opportunità di confronto e concertazione”. A dirlo è Giuseppe Cappucci, segretario generale Cgil Roma Sud-Pomezia-Castelli, commentando la situazione del personale assunto con il concorso bandito nel 2010. “Dato il blocco del turnover e per il rispetto del patto di stabilità, solo ai primi in graduatoria è stato fatto firmare un contratto a tempo pieno e indeterminato, mentre a tutti gli altri un contratto a tempo determinato e part time” spiega l’esponente sindacale: “c’è quindi una situazione di forte precarietà, visto che il numero totale dei precari ammonta a 104, circa la metà dei lavoratori a tempo indeterminato, e di poca omogeneità di condizioni occupazionali tra i dipendenti”. Conclude Cappucci: “si è chiesto più volte all’amministrazione di intervenire in merito, ma ci sono state solo risposte elusive e vaghe, e nessun atto pratico. Anche lo stesso bilancio approvato risulta privo di un piano occupazionale adeguato. I lavoratori sono esasperati, per questo chiediamo certezze e tutele per tutto il personale e un intervento urgente da parte del sindaco di Pomezia”.