“Al Paese serve discontinuità, occorre un approccio diverso dal passato. Per cambiare lo stato delle cose non basta certo enunciare i gravi problemi dell'apparato produttivo e delle famiglie rimasti ancora aperti". Queste le parole del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, a seguito della conferenza stampa di fine anno del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

Il premier, in mattinata aveva annunciato continuità con l’esecutivo guidato da Matteo Renzi. Cancellare o relegare nell'oblio il lavoro del suo predecessore, ha detto Gentiloni, “sarebbe un errore". E ha poi rivendicato la validità della sua squadra: "La decisione è stata quella di confermare il perimetro della maggioranza che fin qui ha sostenuto il governo e di confermare l'appello a contributi su singoli misure che possano venire da altre forze, a cominciare da Ala”.
 
Il neo-presidente del  Consiglio ha poi affermato che “lavoro, Sud e giovani sono le parole chiave dell'esecutivo”, mentre sui voucher si è limitato a commentare: "Non sono il virus che semina il lavoro nero”.

"Il rilancio dell'economia, il lavoro ai giovani, lo sviluppo del Mezzogiorno, la lotta alle diseguaglianze, comprese quelle fiscali, si devono fare con il consenso e il mondo del lavoro", gli risponde Camusso. 

"Il governo Gentiloni ha l'opportunità di farlo, può e deve intraprendere politiche a favore dell'occupazione e del lavoro", conclude il segretario generale della Cgil.