Di molte cose si dice che occorre cominciare dalle scuole. Solo che tante volte si dice, ma ben poche si fa: a Rimini accade davvero, e anche da diversi anni. Nei giorni scorsi, infatti, è stato firmato un nuovo protocollo (di validità triennale) per lo sviluppo di azioni finalizzate a informare e sensibilizzare gli studenti delle scuole superiori, ossia i “lavoratori di domani”, sulle tematiche della legalità e della sicurezza sul posto di lavoro. Un progetto che l’anno scorso, tanto per rendere conto delle dimensioni, ha coinvolto sei istituti, 15 classi e ben 350 studenti. Obiettivo dell’iniziativa, quindi, è la creazione dal basso di una vera cultura della prevenzione e della solidarietà sociale, innalzando l’attenzione e la conoscenza del mondo del lavoro.

“Dal 1999 nella provincia di Rimini è stato attivato un progetto che vede la collaborazione di enti territoriali, istituzioni e sindacati di categoria rivolto agli studenti” spiega Graziano Urbinati, segretario generale della Cgil Rimini: “Per dare corpo a questo progetto quest’anno è stato siglato, su nostra iniziativa, un protocollo d’intesa con il Comune affinché non andasse disperso, col venir meno del ruolo delle Province, il patrimonio di esperienze accumulate”. In tutti questi anni, continua il sindacalista, vi è stata “la possibilità di contattare e coinvolgere nel progetto, ogni anno scolastico, centinaia di alunni delle classi quarta e quinta delle scuole superiori. Sono ragazzi che si avvicinano al mondo del lavoro, molti dei quali, soprattutto nella stagione estiva, hanno già avuto modo di fare qualche esperienza in tal senso”. Il progetto, conclude Urbinati, è dunque “una reciproca opportunità, che ci permette di discutere con loro di regolarità nel lavoro, di legalità e sicurezza, costruendo un'interessante attività sul piano educativo e culturale”.

Il protocollo d’intesa, firmato alla fine di aprile da numerose realtà territoriali (Comune, Provincia, Ufficio scolastico, Inail, Inps, Ausl Romagna, Anmil, Ordine dei consulenti del lavoro, Direzione territoriale del lavoro, Cgil, Cisl e Uil), ha l’obiettivo di promuovere tra gli studenti “la cultura della legalità e della sicurezza” e raccordare gli interventi formativi di competenza dei vari soggetti, permettendo “ai giovani di migliorare la capacità di intervenire in maniera più consapevole e preventiva sulle condizioni di scelta di un lavoro che sia regolare, sicuro e di qualità”. Allo scopo viene costituito un Tavolo tecnico di coordinamento, composto dai referenti degli enti coinvolti, mentre la funzione di coordinamento dei lavori è affidata al Comune di Rimini.

La centralità delle azioni, e non poteva essere altrimenti parlando di scuola, è sulla formazione
. Vi sono, ovviamente, una parte dedicata alle “campagne di comunicazione volte a sensibilizzare la popolazione tutta sul fenomeno”, e un’altra serie di “iniziative di presentazione e promozione della campagna informativa che vedranno il coinvolgimento delle scuole riminesi, costituendo un momento di restituzione al territorio circa gli esiti e risultati delle azioni realizzate”. Ma il fulcro dell’attività dei sottoscrittori il protocollo è la “progettazione e gestione di corsi di formazione su richiesta delle singole scuole, che potranno svilupparsi anche in attività tese a valorizzare l’impegno delle istituzioni scolastiche e il coinvolgimento degli studenti, prevedendo meccanismi di incentivazione premiale come i concorsi di idee”.