Un operaio ha perso la vita in un incidente sul lavoro avvenuto a Pisignano, frazione di Vernole (Lecce), in uno dei cantieri per la realizzazione del gasdotto Snam di interconnessione fra Tap e la rete italiana. La vittima è Simone Martena, di 34 anni, che lavorava come saldatore nella ditta tedesca Max Streicher, che sta realizzando un tratto del gasdotto. L'incidente è avvenuto nei pressi della strada Pisignano-Castrì, dove si stanno posando i grossi tubi di acciaio dal diametro di 1,40 metri, che vengono a mano a mano saldati. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo sarebbe stato schiacciato dal macchinario 'pipe welder', che sposta i tronconi di tubi e li posa nella trincea già scavata. Sul posto, sono intervenuti i Carabinieri e il personale del 118.

La Cgil di Lecce esprime il più profondo cordoglio alla famiglia di Simone Martena, il giovane operaio di Squinzano che ha perso la vita stamattina a Pisignano, in provincia di Lecce”, Lo dice il segretario generale, Valentina Fragassi. “Riponiamo la massima fiducia nel lavoro di investigatori e magistratura, che avranno il compito di accertare dinamica, cause e responsabilità di questo grave infortunio mortale -  suo avviso -. La Cgil rinnova alle autorità l’invito ad accendere i riflettori sulla sicurezza nei cantieri della provincia, in particolare su quelli complessi, come in cantiere del gasdotto Tap (l’incidente odierno è accaduto dove si lavora all’interconnesione della rete Snam con Tap). Conosciamo la sensibilità del prefetto Maria Teresa Cucinotta su questo tema e per questo chiediamo la convocazione di un incontro urgente alla Prefettura: nel 2020 è inconcepibile morire di lavoro”, propone la sindacalista.

"Nei cantieri complessi, purtroppo, si incrociano una molteplicità di contratti collettivi nazionali che rendono difficoltosa l’azione di rappresentanza sindacale e il monitoraggio sulle condizioni di sicurezza: contratto metalmeccanico, ma anche edile, dell’energia o contratto multiservizi. La frammentarietà della normativa applicata e lo spacchettamento delle lavorazioni sono fattori di rischio, così come un’organizzazione del lavoro che ricorre spesso a turni massacranti ed a ritmi di lavoro sempre più elevati per rispettare le scadenze. È necessario avviare al più presto un ragionamento complessivo, per l’applicazione armonica della normativa in tema di sicurezza sul lavoro (il d. lgs. 81/2008 e successive modifiche), tanto nel grande cantiere del gasdotto Tap-Snam quanto negli altri cantieri in cui convivono più aziende, che applicano vari contratti e che non sempre consentono ai lavoratori di ottenere tutela e assistenza. Soprattutto è necessario rendere tutti i cantieri accessibili per le dovute e doverose verifiche, senza rendere talune zone di lavoro vere e proprie roccaforti militari. Non bisogna infatti dimenticare che nessuna opera, per quanto grande e strategica venga definita, vale una vita umana”, conclude.