L’azienda di prenotazioni annuncia nove esuberi. Sindacati: “Dalla società un’offerta economica insufficiente, pretendono persino di scegliere chi far uscire”
In collaborazione con Arci e Caritas, offre socialità, ristoro, consulenza, attivismo e tutela ai circa 400 ciclofattorini che lavorano sotto le due torri
Approvata in via definitiva dal Consiglio Ue la normativa che migliora diritti e tutele dei gig worker. Entro due anni il recepimento da parte degli Stati
Un evento il 3 maggio a Napoli con la consegna del premio “Voce dei rider” in memoria di Antonio Prisco e un approfondimento sul tema, in diretta su Collettiva
Dopo le fumate nere, via libera del Consiglio Ue alla norma che migliora le condizioni dei lavoratori su piattaforma. Marongiu, Cgil: “Risultato positivo”
Francia, Germania, Estonia e Grecia affossano la norma che avrebbe garantito più diritti ai lavoratori su piattaforma. Marongiu, Cgil: “Non disperdere il lavoro fatto”
Consiglio, Parlamento e Commissione europei approvano una bozza comune di direttiva sul lavoro su piattaforma: cinque criteri e inversione dell’onere della prova
La sentenza con cui il Tribunale di Torino ha condannato Foodinho per lo sfruttamento dei fattorini è una tappa importante e apre la strada alla trasparenza
Le grandi imprese transnazionali hanno fatto un salto di qualità. È un disegno ‘imperialista’, finalizzato alla colonizzazione di nuovi mercati e all’espansione della massa di informazioni da archiviare, rielaborare e vendere
Indagine Inapp, per l’80% di rider e impiegati delle piattaforme, quello che viene considerato un "lavoretto" è l’attività principale. Un terzo è senza contratto scritto, solo l’11% è dipendente. Simoncini, Nidil: “Riconoscere garanzie economiche e tutele sociali”
Per il docente di diritto del lavoro all'università di Amsterdam è importante che gli addetti della gig economy si organizzino e aderiscano a un sindacato, perché non sono in grado di negoziare da soli condizioni eque e il rischio di sfruttamento del lavoro sul web è dietro l'angolo
A fine 2021 la Commissione europea ha presentato una serie di misure per regolare le condizioni delle persone occupate tramite piattaforme digitali, dai fattorini che consegnano pasti agli autisti di Uber. Ecco i dettagli