“Una legge di civiltà che è un dovere, nonché una grande opportunità per le nostre comunità. Entusiasmi, passioni ed esperienze degli anziani sono un viatico per una società migliore e più solidale”. Così il segretario generale della Cgil Puglia Pino Gesmundo, presentando oggi (mercoledì 13 giugno) la legge d'iniziativa popolare sull'invecchiamento attivo avanzata da Cgil, Cisl e Uil Puglia e dalle rispettive categorie di pensionati, per la quale si comincerà da subito a raccogliere le 12 mila firme necessarie affinché sia discussa in Consiglio regionale. “Per fare questo – continua Gesmundo – c'è bisogno che agli anziani vengano garantiti servizi efficienti, sanità e welfare, per evitare che si trasformino in un ammortizzatore sociale sostitutivo dell'inefficienza delle istituzioni che sono invece preposte a garantire questi servizi di cura e assistenza alla persona”.

È importante che la Regione Puglia “intervenga non solo a sostegno di questa proposta di legge, affinché diventi legge, ma anche per farla vivere concretamente attraverso una serie di azioni come formare e informare le istituzioni territoriali attraverso i piani sociali di zona”. È indispensabile, conclude il segretario Cgil, che “funzionino i servizi per l’assistenza, quelli sanitari, affinché la cura dell’anziano non sia un obbligo né un dovere. Al tempo stesso gli anziani non devono sostituirsi a un welfare che non funziona. Gli anziani sono un valore e devono tornare a essere protagonisti del futuro e non solo del presente del nostro Paese”.