“Negli ultimi anni nel nostro paese il numero dei tirocini è aumentato esponenzialmente, una crescita di cui, però, l’occupazione giovanile non ha beneficiato in alcun modo". Così la Cgil nazionale commenta la "Giornata mondiale dello sciopero dei tirocinanti" di oggi (lunedì 20 febbraio), promossa dalla Coalizione Globale dei Tirocinanti: "Da opportunità formativa troppo spesso i tirocini si sono trasformati in sfruttamento vero e proprio. Per questo chiediamo, ancora una volta, norme certe ed esigibili e un sistema di monitoraggio e controllo capillare”.

Per la Cgil “è necessario rivedere la strategia complessiva di questo strumento. Sono passati tre anni dall'accordo in Conferenza Stato-Regioni che recepiva le ‘Linee guida Fornero in materia di Tirocini’ (legge 92/2012) ed esplicitava in modo chiaro l'obiettivo di qualificare il tirocinio e limitare i frequenti abusi. Obiettivo, quest’ultimo, che purtroppo non è stato raggiunto". Intanto, con l’introduzione in Italia di Garanzia Giovani sono stati destinati quasi 500 milioni di euro alla misura, e i tirocini extracurriculari hanno registrato un’impennata: tra il 2014 e il 2015 sono aumentati del 53 per cento, passando da 250 mila a 350 mila. Boom soprattutto nel Mezzogiorno, 51 mila nella sola Sicilia, e nel settore dei servizi, con 193 mila attivazioni, il 55,5 per cento del totale.

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“L’occupazione giovanile, però, non ha beneficiato in alcun modo dell'utilizzo massiccio di questo strumento”, denuncia la Cgil. “Come rileva l’Istat - prosegue la nota - il tasso di disoccupazione tra i giovani è tornato ai livelli record del picco della crisi e nonostante oltre un milione di adesioni a Garanzia Giovani, tutt’oggi sono 2 milioni e 279 mila i giovani che permangono nella condizione di Neet, un numero sostanzialmente invariato dall’inizio del programma”.

La Cgil, con la campagna ‘NON+ Stage Truffa’ e la recente indagine Tirocini: Vediamoci Chiaro denuncia da tempo questa situazione e ha lanciato l’allarme dando voce ai tirocinanti dei settori privati e della pubblica amministrazione, come i casi eclatanti dei 2.500 cosiddetti precari della giustizia e dei tirocinanti Garanzia Giovani P.A.

"In occasione di questa giornata di mobilitazione - conclude la Cgil - torniamo a chiedere l’immediata apertura di un tavolo con il governo per ridiscutere le normative in vigore e la strategia complessiva di Garanzia Giovani. Tutto ciò non basta: occorre invertire bruscamente la rotta degli ultimi vent’anni in materia di mercato del lavoro. Per questo chiediamo al Parlamento di discutere urgentemente la nostra legge di iniziativa popolare, la ‘Carta dei diritti universali del lavoro’, sostenuta dai due referendum per l’abrogazione dei voucher e il ripristino della responsabilità solidale negli appalti”.