Il 13 febbraio 1947 la mafia uccide a Villabate, in provincia di Palermo, Nunzio Sansone, militante comunista impegnato nella lotta per la riforma agraria, fondatore e segretario della locale Camera del lavoro. Lo stesso giorno a Partinico, sempre in provincia di Palermo, viene ucciso Leonardo Salvia, anch’egli in prima fila nelle lotte per la distribuzione delle terre. Due omicidi efferati – due fra i tanti – che vanno ad aggiungersi all’ampio corollario di morti nell’ambito del movimento operaio e contadino per mano della criminalità organizzata.

Nel secondo dopoguerra, gli atti terroristici contro il movimento contadino e i suoi dirigenti cominciano il 16 settembre del 1944, con l’attentato a Girolamo Li Causi, segretario regionale del Pci, durante un comizio a Villalba, feudo di don Calò Vizzini, proseguendo negli anni seguenti con gli assalti alle Camere del lavoro, le intimidazioni e i pestaggi dei suoi dirigenti e con i primi omicidi.

L’elenco dei sindacalisti uccisi dalla mafia a cavallo tra il 1944 e il 1948 è davvero molto lungo. Lo riproduciamo – forzatamente incompleto – a seguire, allargando la forbice cronologica dall’inizio del secolo scorso agli anni ottanta, partendo da Lorenzo Panepinto, insegnate, figura emblematica del sindacalismo contadino in Sicilia, assassinato a Santo Stefano di Quisquinia (Agrigento) davanti casa propria il 16 maggio 1911, per arrivare a Pio La Torre, prima dirigente della Cgil siciliana (di cui nel 1959 diviene il segretario regionale), poi esponente di primo piano del Pci dell’isola e a livello nazionale, ucciso dalla mafia il 30 aprile 1982.

Perché “fare memoria è un dovere – come diceva don Ciotti – che sentiamo di dover rendere a quanti sono stati uccisi per mano delle mafie, un impegno verso i familiari delle vittime, verso la società tutta, ma prima ancora verso le nostre coscienze di cittadini, di laici e di cristiani, di uomini e donne che vivono il proprio tempo senza rassegnazione”.

1911-1982: l’elenco dei sindacalisti uccisi dalla mafia

Lorenzo Panepinto, 16/05/1911. Insegnate, figura emblematica del sindacalismo contadino in Sicilia, assassinato a Santo Stefano di Quisquinia (Ag) davanti casa propria.

Bernardino Verro, 03/11/1915. Sindaco di Corleone (Pa), uno dei principali organizzatori del movimento contadino zonale.

Giovanni Zagara, 29/01/1919 Dirigente del movimento contadino e assessore comunale a Corleone (Pa).

Giuseppe Rumore, 22/09/1919. Sindacalista e organizzatore, insieme a Nicolò Alongi, dell’occupazione dei latifondi di Prizzi (Pa) da parte dei contadini.

Giuseppe Monticciolo, 27/10/1919. Presidente socialista della Lega per il miglioramento agricolo di Trapani.

Alfonso Canzio, 27/12/1919. Fondatore della locale Lega di miglioramento dei contadini di Barrafranca (En).

Nicolò Alongi, 29/02/1920. Dirigente del movimento contadino prizzese dai Fasci siciliani al biennio rosso.

Paolo Mirmina, 03/10/1920. Sindacalista molto attivo nell’ambito delle lotte dei contadini siciliani per la terra, assassinato dai sicari di Cosa Nostra a Noto (Sr).

Giovanni Orcel, 14/10/1920. Dirigente sindacale, segretario dei metalmeccanici di Palermo e figura politica di spicco, viene ucciso a Palermo da un sicario di Sisì Gristina, boss della mafia prizzese.

Vito Stassi, 28/04/1921. Dirigente socialista e presidente della Lega dei contadini di Piana dei Greci (Pa).

Antonio Scuderi, 16/02/1922. Consigliere comunale socialista e segretario della Società agricola cooperativa di Dattilo-Paceco (Tp).

Sebastiano Bonfiglio, 10/06/1922. Sindacalista e politico socialista, sindaco di Erice, allora Monte San Giuliano (Tp) per quasi due anni fino al suo omicidio.

Antonio Ciolino, 30/04/1924. Dirigente delle lotte contadine, ucciso dalla mafia di Piana dei Greci (oggi Piana degli Albanesi, Pa).

Andrea Raia, 05/08/1944. A Casteldaccia (Pa) si oppose alla mafia in nome dei diritti dei contadini.

Nunzio Passafiume, 07/06/1945. Sindacalista siciliano, impegnato nelle lotte di occupazione delle terre contro il potere mafioso.

Agostino D’Alessandro, 11/09/1945. Segretario della Camera del lavoro di Ficarazzi (Pa).

Giuseppe Scalia, 25/11/1945. Segretario della Camera del lavoro di Cattolica Eraclea (Ag).

Giuseppe Puntarello, 04/12/1945. Dirigente della Camera del lavoro di Ventimiglia di Sicilia (Pa).

Gaetano Guarino, 16/05/1946. Sindaco socialista di Favara (Ag), fondatore una cooperativa agricola.

Pino Camilleri, 28/06/1946. Sindaco socialista di Naro (Ag), organizzatore delle lotte contadine.

Girolamo Scaccia e Giovanni Castiglione, 22/09/1946. Contadini, restano uccisi ad Alia (Pa) a seguito di un attentato alla Camera del lavoro.

Giovanni Severino, 25/11/1946. Segretario della Camera del lavoro di Jappolo Giancaxio (Ag).

Filippo Forno, 29/11/1946. Contadino e sindacalista di Comitini (Ag).

Nicolò Azoti, 23/12/1946. Segretario della Camera del lavoro di Baucina (Pa).

Accursio Miraglia, 04/01/1947. Segretario della Camera del lavoro di Sciacca (Ag).

Pietro Macchiarella, 17/01/1947. Militante del Partito comunista, impegnato nelle lotte contadine.

Nunzio Sansone, 13/02/1947. Militante comunista, impegnato nella lotta per la riforma agraria, ucciso il 13 febbraio 1947 a Villabate, in provincia di Palermo. Lo stesso giorno a Partinico (Pa) viene ucciso Leonardo Salvia, anch’egli impegnato nelle lotte contadine.

Michelangelo Salvia, 09/05/1947. Dirigente della Camera del lavoro di Partinico (Pa).

Giuseppe Casarrubea, 22/06/1947. Militante sindacale, ucciso assieme a Vincenzo Lojacono nell’attacco alla sede della Camera del lavoro di Partinico, sede anche del Partito comunista italiano, sezione “Antonio Gramsci”.

Giuseppe Maniaci, 25/10/1947. Segretario della Confederterra di Terrasini (Pa).

Vito Pipitone, 08/11/1947. Dirigente delle cooperative dei contadini riunite nella Confederterra di Marsala (Tp).

Epifanio Li Puma, 02/03/1948. Dirigente del movimento contadino per l’occupazione delle terre incolte.

Placido Rizzotto, 10/03/1948. Segretario della Camera del lavoro di Corleone (Pa).

Calogero Cangelosi, 01/04/1948. Segretario della Camera del lavoro di Camporeale (Pa).

Donato Leuzzi, 28/01/1950. Segretario Camera del lavoro di Salice Salentino (Lecce).

Filippo Intili, 07/08/1952. Dirigente della Camera del lavoro di Caccamo (Pa), contadino.

Salvatore Carnevale, 16/05/1955. Bracciante e sindacalista socialista di Sciara (Pa).

Giuseppe Spagnolo, 13/08/1955. Segretario della Camera del lavoro di Cattolica Eraclea (Ag).

Vincenzo Di Salvo, 18/03/1958. Dirigente sindacale, alla guida degli edili.

Paolo Bongiorno, 27/09/1960. Segretario della Camera del lavoro di Lucca Sicula (Ag).

Giuseppe Marchesi, 18/02/1962. Bigliettaio in un’azienda di trasporti ad Alcamo (Tp), sindacalista.

Carmelo Battaglia, 24/03/1966. Dirigente sindacale e assessore al Patrimonio nella giunta di sinistra del Comune di Tusa (Me).

Agostino Aiello, 24/12/1976. Segretario negli anni cinquanta della Camera del lavoro di Bagheria (Pa).

Antonio Esposito Ferraioli, 30/08/1978. Sindacalista, cuoco alla Fatme di Pagani (Salerno).

Pio La Torre, 30/04/1982. Sin da giovane si impegna nella lotta a favore dei braccianti, prima nella Confederterra e poi nella Cgil (come segretario regionale della Sicilia) e, infine, aderendo al Partito comunista italiano.

Ilaria Romeo è responsabile Archivio storico Cgil nazionale