Nei giorni scorsi, tra l'Assessorato al welfare della Regione Lombardia e le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria e amministrativa del Servizio sanitario nazionale è stato sottoscritto un protocollo d'intesa sulle relazioni sindacali. "Con questo protocollo – si legge in un comunicato della Fp Cgil medici Lombardia – le parti convengono sul rendere stabile il sistema di relazioni, con confronti e approfondimenti periodici sulle ricadute della riforma regionale del welfare sui servizi, il personale e i modelli organizzativi".

La direzione generale welfare della Lombardia si confronta con le sigle regionali su: le misure di programmazione e indirizzo destinate alle aziende, agenzie, Irccs di diritto pubblico del servizio sociosanitario regionale; la spesa sanitaria del personale strutturato (e dove possibile anche del restante personale) e gli indirizzi sui piani organizzativi e strategici; gli atti regionali di indirizzo generale sull'applicazione di istituti contrattuali (eccetto le materie poste a interpretazione autentica); gli obiettivi di programmazione delle risorse umane rispetto ai fabbisogni triennali; le disposizioni sulle politiche occupazionali, la tutela e valorizzazione del lavoro; i criteri per migliorare le condizioni di lavoro e la sicurezza del personale, anche in quanto a azioni positive e pari opportunità; gli obiettivi di programmazione delle politiche di formazione manageriale e formazione continua, inclusi l’aggiornamento professionale e la formazione permanente; i processi di innovazione e riorganizzazione soprattutto rispetto alle politiche del lavoro, della mobilità, del personale e della sicurezza; gli atti di indirizzo e programmazione regionale e aziendali con ricadute sull'organizzazione del lavoro; gli standard organizzativi per l’accreditamento delle strutture; gli atti di indirizzo sulla responsabilità professionale e sulla libera professione. Saranno istituiti dei gruppi di lavoro laddove saranno necessari approfondimenti tecnici.

Per Sonia Ribera, responsabile Fp Cgil medici Lombardia, "Sono anni che vogliamo strutturare il confronto con la direzione generale sanità, ora Dg welfare, facendo fatica a raggiungere gli obiettivi, perché appunto fuori da un accordo sul rispetto delle priorità e delle modalità operative. Con questo protocollo, definiamo soprattutto i temi argomento di discussione al tavolo e chi rappresenta le lavoratrici e i lavoratori della dirigenza può portare al tavolo la voce della categoria professionale su organizzazione ed erogazione dei servizi. Finalmente abbiamo lo strumento".