Aumentano le richieste di censura che pervengono a Google e non solo dai Paesi considerati a basso tasso di democrazia: il fenomeno, si legge nella nuova edizione del rapporto che il motore di ricerca pubblica sulle richieste di censura ricevute, riguarda "anche democrazie occidentali solitamente non associate con l'idea di censura".

Tra i nuovi paesi "censori" ci sono anche gli Stati Uniti, paese considerato pioniere della battaglia per la libertà su Internet, che negli ultimi sei mesi ha aumentato però del 103% questo tipo di richieste. Nello specifico è stato chiesto di rimuovere quattro account di  Youtube, 1400 video di Youtube, 218 siti risultati di ricerche ed un blog che diffamava un funzionario delle forze dell'ordine. Nel rapporto non vengono menzionati paesi come la Cina e l'Iran che non si prendono neanche il disturbo di chiedere a Google di rimuovere i contenuti, ma li censurano direttamente loro.