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Ancora segnali preoccupanti per l’economia delle Marche nei primi mesi dell’anno. Secondo i dati Ires Cgil, nel primo trimestre 2019 diminuisce, nel complesso, la cassa integrazione del 14,8% rispetto allo stesso periodo del 2018. Aumenta però la cassa integrazione ordinaria di quasi mezzo milione di ore, pari al 39,5% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’incremento riguarda anche la straordinaria sul fronte della crisi e della riorganizzazione, con un +40,5%. Lo riferisce una nota dello stesso sindacato.
A condizionare il dato generale, è la diminuzione della cassa integrazione per solidarietà che diminuisce in modo consistente con meno un milione e 200mila ore, pari al 57,1%. Per quanto concerne i settori, in quello industriale aumenta sia la cig ordinaria (+51,2%) sia quella straordinaria per riorganizzazione e crisi (+105%); diminuisce invece la cig ordinaria nell’edilizia del 9,1% mentre aumenta del 100% la cig straordinaria per riorganizzazione e crisi. Nel meccanico, la cig ordinaria aumenta del 77,3%, nel settore calzature-cuoio si registra un’impennata del 109,6% ma l’incremento più consistente si evidenzia nel settore del legno con un +243,1%.
La cig straordinaria per riorganizzazione e crisi aumenta in quasi tutti i settori mentre diminuisce il ricorso ai contratti di solidarietà nel settore metalmeccanico e nel legno. “I dati della cig ordinaria confermano le preoccupazioni rispetto al rallentamento degli ordinativi nell’industria – dichiara Giuseppe Santarelli, segretario regionale Cgil Marche -. Quella che poteva sembrare una timida ripresa occupazionale, rischia di trasformarsi nei prossimi mesi in un ulteriore declino del sistema economico marchigiano. Il solo indicatore positivo riguarda il ricorso alla solidarietà ma, probabilmente, questo è il segnale che i vincoli imposti dal Jobs act stanno frenando l’utilizzo dello strumento ”.