È stata approvata all’unanimità, dagli attivi unitari di Flai Cgil, Fai Cisl e Filbi Uil, la piattaforma di rinnovo del contratto nazionale per i lavoratori della bonifica e miglioramento fondiario, in scadenza il prossimo 31 dicembre. La richiesta di aumento salariale sul biennio 2022-2023 è del 6,5%. "In Emilia-Romagna - si legge nel comunicato della segreteria della Flai Cgil regionale - sono oltre 1500 le lavoratrici e lavoratori interessati a questo rinnovo contrattuale che, con la loro professionalità e opera quotidiana, gestiscono un importante patrimonio di impianti irrigui e chilometri di canali, necessari alla sicurezza territoriale, ambientale e alimentare, senza dimenticare l’attività straordinaria nella gestione delle risorse idriche causate dalla grave siccità estiva che ha colpito la nostra regione.

Esprimiamo soddisfazione per l’intensa partecipazione che ha portato alla costruzione e all’approvazione della piattaforma, che si caratterizza per l’ampliamento di diritti e tutele delle lavoratrici e dei lavoratori e per gli strumenti di consolidamento del settore, reso ancora più strategico per il Paese davanti alle sfide della transizione ecologica e della messa in sicurezza del territorio.

Nel corso dei lavori, le segreterie nazionali hanno illustrato gli emendamenti alla piattaforma, compreso il contributo ricevuto dai territori emiliano-romagnoli. Durante le assemblee svolte nei nove Consorzi regionali, sono stati infatti raccolti e successivamente approvati, diversi emendamenti, in modo particolare rivolti alla revisione e aggiornamento del sistema classificatorio, alla necessità di superare lo scarto che negli ultimi anni ha aumentato la distanza tra lavoratori più anziani da quelli più giovani in termini di scatti di anzianità maturabili e il riconoscimento del ruolo e del lavoro degli avventizi, fondamentali per le molteplici attività consortili. Infine, particolare attenzione è stata data al tema della riduzione degli appalti".